Tra passato e presente, Milan Skriniar ha rilasciato un'intervista esclusiva al Canale della Lega Serie A in cui ha affrontato vari argomenti dal punto di vista personale.

L'ARRIVO ALL'INTER - "Non ho dovuto pensarci due volte prima di dire sì all'Inter, ho immediatamente detto che avrei voluto firmare e ho deciso subito di venire qqui perché mi piaceva l'idea di giocare nell'Inter. Ci sono un sacco di cose positive, allenarsi tutti i giorni ad Appiano Gentile dove c'è un bellissimo centro sportivo, giocare al Meazza, di fronte a una folla così grande. Il pubblico è forse la cosa migliore di giocare con la maglia dell'Inter.

LA FASCIA DI CAPITANO - "E' stato molto emozionante indossare la fascia contro l'Udinese, ero orgoglioso di essere capitano di questa squadra, una responsabilità. Come ho detto dopo un'intervista, indossare la fascia non cambia il modo in cui giochi. Io cerco sempre di fare del mio meglio e di dare tutto, che è la cosa più importante.

HANDANOVIC - "Secondo me, Samir Handanovic è il più professionale in questa squadra, non solo in campo ma anche fuori. Guardando le partite lui studia gli avversari, questo è un altro motivo che lo rende un grande professionista, oltre a essere una grande persona e un grande capitano".

BASTONI - "Siamo veramente un bel gruppo perché trascorriamo molto tempo insieme anche quando giochiamo, ma se dovessi indicare un compagno con cui mi trovo meglio dico Alessandro Bastoni".

CONTE - "Ci sono stati molti cambiamenti dal suo arrivo. Io ho sempre giocato in una difesa a quattro, non ero abituato a un altro sistema. Ci sono state novità dal primo giorno, ma lui ci ha spiegato come fare. Noi stiamo lavorando duramente per migliorare in ogni aspetto, continueremo a farlo". 

SACRIFICI - "Sono molto contento degli apprezzamenti ricevuti, naturalmente bisogna lavorare duro ogni giorno, ma anche avere la fortuna dalla tua parte. La stessa che ho avuto scegliendo l'Inter e venendo qui a giocare. Ma la cosa più importante è il lavoro. Ogni giorno stare lontano dalla famiglia e dagli amici non è facile, ma fa parte del gioco se vuoi diventare un professionista".

QUARANTENA - "A noi giocatori e ai tifosi il calcio manca, quando tutto questo sarà finito sarà ancora più speciale essere con i nostri compagni di squadra e i tifosi. Quando saremo di nuovo in campo riusciremo a ricompattarci, anche in questi momenti difficili potremo essere più uniti. Quello attuale è un periodo delicato per tutti, ma insieme possiamo superarlo come squadra".

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Sezione: In Primo Piano / Data: Lun 08 giugno 2020 alle 17:57
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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