Fuori dall'Europa League, fuori dalla Coppa Italia, a distanza siderale dal terzo posto, all'Inter non resta che puntare a chiudere positivamente la stagione e magari insidiare il sesto posto che potrebbe valere il preliminare di EL per la prossima stagione. Molto di ciò passerà dalla partita di stasera a Genova, una sorta di dentro o fuori contro la lanciatissima Sampdoria di Mihajlovic.

LA TATTICA – Mancini ha parlato chiaro in conferenza stampa: mancano ancora undici partite e il campionato va onorato fino in fondo, provando ad accorciare il più possibile la classifica. Anche Thohir non vuole rinunciare al palcoscenico europeo, quindi dentro i migliori al Marassi. Shaqiri sta bene, ha recuperato e dovrebbe partire dall'inizio alle spalle di Icardi e uno tra Palacio e Podolski (favorito l'argentino). In mezzo al campo, cerniera Guarin-Medel-Brozovic, mentre in difesa si va verso la conferma della solita linea a quattro. Out, oltre ai soliti noti, anche Kuzmanovic.

GLI AVVERSARI – I blucerchiati arrivano all'appuntamento con il massimo della fiducia. Dopo un periodo di appannamento successivo alla sosta invernale, la squadra di Mihajlovic ha ritrovato il filo e la vittoria di Roma lo dimostra. In un contesto che funziona quasi alla perfezione, chiunque entra fa bella figura e anche i cambi di modulo sono assorbiti senza affanni. Il tecnico serbo confermerà con ogni probabilità il 4-3-3 anche contro i nerazzurri.

I PERICOLI – Tantissime le armi a disposizione di Sinisa per far male all'amico Roberto. Dall'ex Eto'o alla freccia Eder, fino al possente Okaka passando per gli inserimenti di Soriano, le geometrie di Palombo e la rinnovata verve di Muriel. Ovviamente, gli occhi saranno puntati tutti sull'attaccante camerunese, che con la maglia nerazzurra ha vissuto una delle sue migliori stagione nella sua splendida carriera.

DOVE COLPIRE – Dura anche perforare la difesa genovese. Perché se è vero che la Samp è principalmente una squadra propositiva, è altrettanto vero che l'organizzazione non viene mai a mancare nemmeno nei momenti di spinta. Diventa quindi durissima trovare impreparata la linea difensiva di Mihajlovic, ottimamente coperta sia dal pragmatismo dei centrocampisti che dalla generosità degli attaccanti. La strada giusta potrebbe essere quella dell''uno contro uno, facendo valere il maggior tasso tecnico dei vari Shaqiri, Icardi, Guarin e Palacio.

OCCHI PUNTATI SU... – Brozovic. Il nazionale croato dovrebbe riprendersi una maglia da titolare dopo le ultime uscite non impeccabili (così così a Napoli e poi solo panchina col Cesena), anche a causa dell'assenza di Kuzmanovic che tanto bene ha fatto giovedì col Wolfsburg. L'ex Dinamo Zagabria potrebbe quindi rivelarsi l'uomo decisivo per le sorti del match: toccherà a lui offrire un contributo decisivo per l'equilibrio dell'assetto nerazzurro, svolgendo un lavoro prezioso sia a livello di qualità che di quantità. Insomma, l'ago della bilancia. Lo spera Mancini, lo sperano i tifosi: quando Brozo ha giocato a buoni livelli, l'Inter ha sempre vinto. Un motivo ci sarà.

 

PROBABILI FORMAZIONI:

SAMPDORIA (4-3-3): Viviano; De Silvestri, Silvestre, Romagnoli, Regini; Soriano, Palombo, Obiang; Eder, Okaka, Eto'o.
Panchina: Romero, Frison, Coda, Wszolek, Duncan, Acquah, Marchionni, Correa, Muriel, Bergessio, Djordjevic.
Allenatore: Mihajlovic.
Squalificati: nessuno.
Indisponibili: Munoz, Mesbah, De Vitis, Rizzo, Cacciatore.

INTER (4-3-1-2): Handanovic; D'Ambrosio, Ranocchia, Juan Jesus, Santon; Guarin, Medel, Brozovic; Shaqiri; Palacio, Icardi.
Panchina: Carrizo, Berni, Vidic, Andreolli, Campagnaro, Felipe, Obi, Hernanes, Kovacic, Podolski, Puscas, Bonazzoli.
Allenatore: Mancini.
Squalificati: nessuno.
Indisponibili: Jonathan, Nagatomo, Kuzmanovic, Dodò.

ARBITRO: Valeri.

Sezione: In Primo Piano / Data: Dom 22 marzo 2015 alle 08:00
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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