Europa League o non Europa League? Questo è il problema. Nessuno lo dirà mai, ma in casa Inter la tendenza è chiaramente quella di cercare di evitare il replay della stagione che si sta concludendo. Ripartire da turni preliminari in piena estate sarebbe deleterio, anche con una rosa più ampia e che dia maggiori scelte di quella attuale. E allora con che spirito affrontare questo finale di campionato? Certamente provando a evitare magre figure, che potrebbero indispettire ulteriormente un Moratti già di umore nero.

LA TATTICA – Tutto sembra scontato in casa Inter. Vista l'ecatombe che ha colpito Appiano Gentile nelle ultime settimane, Stramaccioni pare avere le scelte obbligate. Si va verso un 3-5-1-1, con Silvestre in luogo di Samuel (turno di riposo) e Benassi-Kuzmanovic al fianco di Kovacic, sempre più al centro del progetto e sempre più plasmato come regista basso. Sugli esterni Zanetti e il rientrante Pereira. In attacco, ancora spazio ad Alvarez e Rocchi, anche chiamati “I superstiti”. Insomma, sembra già tutto scritto, a meno che il tecnico romano non voglia testare fin dal 1' qualche giovane virgulto della Primavera, magari anche un paio dei tanti convocati.

GLI AVVERSARI – Il Parma arriva al Meazza con la classifica ormai delineata. Salvezza in archivio e zona Uefa troppo lontana, per cui gli stimoli sono residui. Che gli emiliani siano in un periodo di calma, lo testimoniano anche gli ultimi risultati: 0-0 a Siena e poi ko 0-3 al Tardini con l'Udinese. A Donadoni mancheranno Paletta (squalificato), Palladino e l'ex Mariga, mentre Biabiany non è al meglio e dovrebbe accomodarsi in panchina.

I PERICOLI – Appare scontata la conferma del sistema di gioco, quel 4-3-3 marchio di fabbrica da mesi. Le certezze sono Lucarelli, Gobbi e Rosi in difesa, Marchionni, Parolo e Valdez in mezzo, con Amauri in attacco. E proprio l'ex Palermo e Juventus è l'uomo in questo momento più pericoloso della squadra di Donadoni, con il tecnico gialloblu che dovrebbe affiancargli Sansone e uno tra Belfodil (favorito) e Ninis.

DOVE COLPIRE – L'assenza di Paletta pesa e non poco, anche se di questi tempi l'attacco dell'Inter non può considerarsi ai livelli del suo blasone. Il Parma resta una squadra votata alla manovra, che quasi mai rinuncia a giocare a viso aperto: un atteggiamento che sovente consente agli avversari di maggior qualità di poter approfittare di spazi invitanti anche quando giocano in casa propria.

OCCHI PUNTATI SU... – Alvarez. E' lui l'uomo del momento, quello in grado di scompaginare gli assetti predefiniti. Tolti i vari Milito, Palacio, Cassano e Guarin, toccherà ancora a Ricky sobbarcarsi il carico delle responsabilità offensive, coadiuvato da Kovacic qualche metro più dietro e Rocchi qualche metro più avanti. Anche con la Roma, Alvarez ha dimostrato di attraversare un positivo momento psico-fisico e se per l'Inter questo finale di stagione potrebbe valere poco o nulla, per l'ex Velez in ballo c'è la conferma in maglia nerazzurra. Come per Stramaccioni.

 

 

Probabili formazioni:

INTER (3-5-1-1): Handanovic; Ranocchia, Silvestre, Juan Jesus; Zanetti, Kuzmanovic, Kovacic, Benassi, Pereira; Alvarez; Rocchi.
Allenatore: Stramaccioni.

PARMA (4-3-3): Mirante; Rosi, Benalouane, Lucarelli, Gobbi; Marchionni, Valdes, Parolo; Belfodil, Amauri, Sansone.
Allenatore: Donadoni.

ARBITRO: Damato di Barletta.

Sezione: In Primo Piano / Data: Dom 21 aprile 2013 alle 08:00
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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