“Per ora nessuna decisione affrettata e clamorosa”, firmato Massimo Moratti. Il presidente nerazzurro non vuole prendere decisioni affrettate, ma sa che Gian Piero Gasperini (e lo sa anche lo stesso tecnico) ha davanti a sé delle gare decisive e non può più sbagliare. La Roma, sabato sera, è un test importantissimo che già può essere decisivo per le sorti del mister di Grugliasco. La Gazzetta dello Sport ipotizza che, qualora le cose non andassero bene, la dirigenza nerazzurra potrebbe vagliare altri nomi e chiudere l’avventura del tecnico piemontese, apertasi con tre sconfitte, tutte brucianti. Tra questi ci sono Delio Rossi, uno dei favoriti se saltasse Gasperini, Claudio Ranieri, e (seppur quasi impossibile per diversi motivi) Carlo Ancelotti, che non direbbe di no a una telefonata di Marco Branca.

Per ora, però, siamo nel campo delle ipotesi. Gasperini, per metterle a tacere, deve lavorare psicologicamente sulla squadra, impaurita e spaesata, per ripartire con forza e vigore. La volontà e la capacità di ricominciare è negli occhi dei campioni nerazzurri. Si punta sul loro orgoglio e sulla voglia di ribaltare una situazione difficile e allo stesso tempo strana per una squadra abituata a lottare per grandi obiettivi. Il gruppo e il tecnico devono essere sintonizzati sullo stesso canale mentale. Gasp, capite le difficoltà col modulo 3-4-3, ha avuto l’intelligenza di cambiare e avvicinarsi alla squadra. Ora la stessa deve fare un passo verso l’allenatore, unire i propri intenti con quelli di un tecnico che (non possiamo negarlo) ha sempre dovuto lavorare tra diverse difficoltà.

Perciò per questo e per altri motivi, sabato contro la Roma passa il treno della rinascita nerazzurra.

Sezione: In Primo Piano / Data: Gio 15 settembre 2011 alle 09:32
Autore: Alberto Casavecchia
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