Mancini: "Moratti e Thohir diversi, la lite con Balo, mercato, Champions e..."

Roberto Mancini è l'ospite d'eccezione de 'La Domenica Sportiva' su Rai 2. Si parte con l'analisi del caso Totti. Dopo il 3-3 di Atalanta-Roma il capitano giallorosso sarebbe arrivato alle mani con Spalletti: Mancini da giocatore si è mai scontrato con i suoi tecnici? "Quando un allenatore non mi sopportava cambiava (ride, ndr). A parte la battuta, da giocatore ho sempre avuto allenatori con i quali c'è sempre stato il massimo rispetto. Poteva esserci qualcosa quando non condividevo delle scelte, ma finiva lì. La stessa cosa da allenatore. Non so cosa sia successo oggi fra Totti e Spalletti, poi sono cose da spogliatoio e spesso si esagera. Io con Osvaldo? Non è successo niente di grave".

Si passa al 2-0 di San Siro contro il Napoli. "Non so se sia stata la migliore Inter della stagione, sicuramente è stata un'ottima partita contro una grande squadra che sta facendo un grande campionato. Averla battuta e averle concesso poche chance per fare gol è una cosa positiva. Il mio 6? Parlavo prima di Frosinone anche per i due mesi dove abbiamo perso dei punti a volte in maniera stupida e altre immeritatamente, ma comunque li abbiamo persi. Battere poi la Juve e il Napoli ti dà qualcosa di importante a livello di spinta, vedremo cosa faremo mercoledì contro il Genoa che non ha niente da perdere. Il mio rimpianto per la Champions? Non ho rimpianti, penso che dobbiamo aspettare la fine per vedere dove saremo. Ma credo che anche se non dovessimo arrivare terzi sarebbe una stagione positiva, perché l'Inter ha iniziato a vedere la stada giusta, come giocatori e punti fermi".

Ieri agli azzurri è mancato Higuain. "Sicuramente Higuain fa la differenza, perché fa un gol a partita. Quest'anno abbiamo giocato tre volte contro il Napoli, abbiamo sofferto solo nel primo tempo della gara d'andata, poi nel secondo tempo abbiamo dominato in dieci uomini rischiando di pareggiare, mentre in Coppa Italia abbiamo vinto a Napoli".

Ivan Zazzaroni scherza: dal gol di Icardi si capisce perché Mancini sia contrario alla moviola in campo. "Col Torino ci voleva sul rigore di Nagatomo - replica il tecnico dell'Inter -. Dico che non sarà semplice. Io sono per l'errore dell'arbitro, non dell'assistente o dell'arbitro di porta. L'arbitro può sbagliare e fare le cose giuste. In molte situazioni quest'anno sono stati incoerenti. Per me la moviola porterà dei problemi. Gli errori in Atletico-Barça? Quello fa parte del gioco. Già nel campionato italiano ci sono tantissimi fischi, con la moviola iniziamo alle 20.45 e finiamo chissà quando".

Uno spettatore chiede quale partita vorrebbe rigiocare. "È difficile sceglierne una, da gennaio a marzo dovremmo rigiocarne quattro o cinque. L'andata della semifinale di Coppa Italia con la Juve? Quella poi l'abbiamo ribaltata e rimessa in piedi. Ne abbiamo sbagliate quattro-cinque in campionato". 

Si parla dell'esordio vincente di Cristian Brocchi sulla panchina del Milan. Il messaggio di Mancini dopo l'1-0 dei rossoneri sul campo della Samp: "Non lo conosco, quindi non posso giudicarlo. È un ragazzo giovane e avrà una grande voglia, in bocca al lupo a lui per questo lavoro che non è sicuramente semplice".

Viene mostrata la foto della lite in allenamento al City con Balotelli. "Quello era troppo affetto. Giocavamo una partitina ed eravamo contro. C'era un giocatore che rientrava da un infortunio e io ho detto ai ragazzi di fare attenzione: alla prima entrata di Mario gli ho detto 'Vai via'. Era sovrappensiero, ma è finita lì".

Capitolo toto ct con Mancini che si è tirato fuori dal lotto dei possibili candidati per il dopo Antonio Conte, che lascerà la panchina degli azzurri dopo l'Europeo in Francia. "Per esperienza il più adatto è il Trap. Già l'ha fatto? C'è anche Donadoni che già l'ha fatto".

Thohir ha detto che i gioielli restano all'Inter. "Lui è il presidente, se lo dice lui... Io ho detto che abbiamo un ricco budget perché me lo chiedevano sempre, così invece avrebbero avuto da scrivere per due-tre giorni. La situazione è quella che si sa, c'è da fare attenzione e servono sforzi per cercare i giusti giocatori. Il passaggio da Moratti a Thohir? Sono due persone diverse, anche di età diversa, spero che quella di Thohir possa essere un'Inter vincente come quella di Moratti, ma ora ci vuole un po' più di tempo e ci vuole pazienza. Se resto? L'ha detto il presidente... Moratti è stata una persona importante. Mi ha dato l'opportunità di allenare l'Inter. Sono rimasto quattro anni e abbiamo vinto sette trofei. Chi dei due sento di più? Ogni tanto sento Moratti anche per salutarlo, con Thohir ci sentiamo tutte le settimane".

Com'è il rapporto di Mancini con Conte? "Buono. Se gli darò Icardi? Non credo proprio". Più probabile che il ct e futuro tecnico del Chelsea impari l'inglese o che Ranieri vinca la Premier? "Conte imparerà l'inglese anche perché starà lì. E spero che Ranieri vinca la Premier". Bisogna attendersi un'Inter da scudetto nella prossima stagione? "Speriamo. Pensiamo alle prossime cinque e vedremo cosa riusciremo a fare. Poi per la prossima stagione c'è tempo".