Dopo l'annuncio ufficiale della sua "pausa" dal calcio giocato, Adriano è tornato a parlare cercando di spiegare meglio le ragioni della sua scelta e ha sottolineato come in questo momento stia cercando di stare meglio: "A volte ci riesco, ma c'è un momento in cui ognuno di noi ha bisogno di rimanere solo per riflettere sul futuro, e per me il momento è arrivato. Non ho alcun ripensamento. Il mio annuncio in Brasile non è stato programmato, dovevo tornare a Milano, era tutto pronto per la partenza, ma all'ultimo giorno non me la sono sentita. Tra qualche giorno Girlmar Rinaldi andrà a parlare con i dirigenti dell'Inter, sanno già tutto. Aspetto che mi dicano qualcosa. Non so quanto mi fermerò, è difficile dirlo. Desidero solo essere felice, non lo sono da troppo tempo. E magari un giorno mi tornerà la voglia di rimettermi in gioco. Per ora resto solo un idolo della Playstation".

Adriano vuole poi chiarire quali siano le sue preoccupazioni, escludendo le numerose e assurde ipotesi sul suo conto: "Mettiamo da parte le sciocchezze di questi giorni, cominciando dalla droga. Se avessi avuto a che fare con certe cose non sarei diventato un calciatore. E non c'entrano neanche i problemi di cuore: certe ex fidanzate vogliono solo farsi pubblicità, le mie uniche donne sono mia madre e mia nonna. Oggi ho tanti rimpianti, penso a quando Pelè ha detto che non ero un fenomeno, magari era solo geloso perché sono convinto di essere forte e avrei potuto  dare di più. Magari, con Ronaldinho.. peccato sia andato al Milan e non all'Inter". A proposito di Inter, il brasiliano vuole chiarire un'altra cosa: "Ribadisco che il presidente Moratti è una persona meravigliosa, come uomo e come padre. Spende troppo ed è stato troppo buono con me. Peccato che qualcuno cercasse di influenzarlo spesso sul mio conto. Gli dicevano di darmi una bella lezione, una mega multa, oppure di cedermi, perché sarebbe stato meglio. Anche per questo avevo deciso di accettare un'offerta all'estero. In autunno mi contattò Scolari per portarmi al Chelsea, eravamo d'accordo su tutto, poi Abramovich l'ha licenziato e io sono rimasto a Milano".

Sezione: In Primo Piano / Data: Sab 11 aprile 2009 alle 09:59 / Fonte: Il Giorno
Autore: Fabio Costantino
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