"Senza la mia famiglia non avrei realizzato il sogno di giocare a calcio, poi c'è un allenatore del Racing che mi ha aiutato molto quando sono arrivato perché soffrivo tanto la lontananza da casa e quello è stato uno step fondamentale per la mia carriera". Lo dice Lautaro Martinez nell'intervista pubblicata all'interno del Matchday Programme in occasione di Inter-Napoli. "Nella mia carriera mi ha aiutato sicuramente la mentalità, il fatto di sapere di dover lavorare sempre duramente per raggiungere i miei obiettivi, poi i lvaori che mi sono stati tramandati come il rispetto, l'umiltà e la cultura del lavoro".

"A Buenos Aires ho esirodito come professionista, è una città di tanta passione dove il calcio si vive in maniera intensa - aggiunge il Toro -. Liniers è il club dove sono nato e ho imparato tanto come calciatore e uomo. Milano dal primo giorno mi ha dato tanto amore, sono arrivato in una squadra gigante, con una società e giocatori importanti, i tifosi mi hanno dimostrato affetto da subito, mi hanno sempre rispettato e io ho sempre cercato di ricambiare in campo".

"Uno dei miei riferimenti da piccolo era Radamel Falcao, guardavo tutti i suoi movimenti, in campo e dentro l'area - ricorda l'attaccante -. La partita che mi è rimasta più nel cuore? Per quello che ha significato è stata quella dell'esordio con la Nazionale - ammette il neo campione del mondo -. Era un momento in cui c'erano tanti buoni giocatori in squadra e mi hanno dato l'opportunità importante, quel giorno mi è rimasto impresso e lo rimarrà per tutta la mia vita, come questo Mondiale".

QUI la versione integrale dell'intervista

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Sezione: In Primo Piano / Data: Lun 02 gennaio 2023 alle 20:27
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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