È partito alla grande, poi si è involuto: stiamo parlato di Fredy Guarin, centrocampista classe 1986, arrivato all’Inter nello scorso mercato di gennaio. Nel mese di agosto, e nei i primi quindici giorni di settembre, il colombiano ha fatto vedere di che pasta è fatto, imponendosi all’attenzione generale per le sue qualità e, a dir la verità, per il modulo che lo avvantaggiava, il 4-3-2-1. 

Poi, dalla metà di settembre, complice anche qualche problema personale in Colombia ora risolto, Fredy ha vissuto un periodo in tono minore e si è fatto scavalcare, nelle gerarchie di mister Stramaccioni, da Gargano e Mudingayi, giocatori che danno al tecnico nerazzurro l’equilibrio tattico che ha permesso all’Inter di inanellare ben sette vittorie consecutive. Qual è, dunque, il problema? Cosa è successo? Abbiamo cercato di capire e le indiscrezioni raccolte dipingono uno scenario ben chiaro.

È, come abbiamo detto, sostanzialmente un problema di natura tattica: Guarin, che è una mezzala, è un giocatore che ama essere lasciato libero, senza tanta attenzione per la parte tattica o gli equilibri di squadra. È un calciatore che ama inserirsi, proporsi in avanti, anche sette-otto volte nel corso della stessa partita. E i moduli che predilige sono il 4-3-3 o il centrocampo a cinque: schemi dove, appunto, lui può interpretare la mezzala pura, senza però rincorrere l’avversario sin dentro l’area di Handanovic. 

Stramaccioni, dopo aver abbandonato la difesa a quattro, ha trovato la quadratura del cerchio con il 3-5-2, visto che il 4-3-2-1 di inizio torneo spesso con il centrocampista colombiano proteso all'attacco si trasformava in un 4-2-4 dove gli equilibri, appunto, andavano a farsi benedire, con i risultati che conosciamo. Qual sarà, dunque, il futuro del Guaro?

Sicuramente l’Inter di Stramaccioni si è distinta anche e soprattutto per essere una squadra camaleontica, capace cioè di interpretare più moduli e di adeguarsi anche alla caratteristiche dell’avversario. Siamo solo a novembre e la stagione è lunga, campionato, Europa League e tra poco anche Coppa Italia. Già contro la Samp il colombiano potrebbe trovare spazio dal primo minuto. Gli spazi ci sono per tutti, certo è che toccherà anche a Guarin rimboccarsi le maniche e capire che non siamo in Portogallo, ma in Italia, dove il gioco del calcio è tutt’altra cosa.

Sezione: In Primo Piano / Data: Mer 31 ottobre 2012 alle 14:30
Autore: Giuseppe Granieri
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