Coraggio, perseveranza, forza. Questi, in sintesi, i significati che si vogliono dare quando si proferiscono quelle due paroline, una dopo l'altra: Garra Charrua. E il riferimento è sempre all'Uruguay, nazione che fa della resistenza e tenacia le sue forze principali. Un carattere duro, scolpito da anni di sofferenze. Identità tramandate di generazione in generazione e, fatalmente, riversate anche nello sport, nel calcio. Enorme la differenza con i 'vicini' e più blasonati brasiliani, eppure l'Uruguay è l'esempio di come si può arrivare allo stesso risultato attraverso strade differenti.

Lo sanno bene all'Inter, e non a caso gli ultimi due nomi spuntati fuori in questo rallentato mercato estivo sono quelli di Alvaro Pereira e Walter Gargano. Ruoli diversi – uno esterno sinistro, l'altro mediano – ma stessa voglia di arrivare. Grinta da vendere, polmoni in quantità, spirito di sacrificio, abnegazione. Sia Alvaro Pereira che Gargano farebbero comodo (e non poco) all'Inter di Andrea Stramaccioni. E se Pereira andrebbe a colmare il vuoto sulla corsia mancina, Gargano completerebbe un reparto che ha bisogno di corsa e contrasto.

Per Gargano, secondo le ultime, il Napoli chiederebbe non meno di 10 milioni. Per Alvaro Pereira, invece, il Porto ne vuole almeno 15. E i discorsi potrebbero pure intrecciarsi, visto che si parla di un interessamento dello stesso De Laurentiis per l'esterno sinistro. In entrambi i casi, però, la differenza potrebbero farla i rapporti ottimi che ci sono tra l'Inter e le due società che ne detengono i cartellini.

Moratti non ha intenzione di pagare tutto e subito, e l'idea è quella del prestito con diritto di riscatto. A quanto risulta, Gargano a Napoli sta bene, ma non è più un titolare inamovibile e, soprattutto, avrebbe l'intenzione di cambiare aria dopo tanti anni in Campania. L'idea di andare a Milano lo alletta eccome. Resta da capire se Mazzarri vorrà privarsi di un elemento di spessore senza avere prima in mano il sostituto. Differente il discorso per Pereira: con il Porto i rapporti sono ai minimi storici e lui è sul mercato. Gli ostacoli sono gli alti costi dell'operazione e la concorrenza. Concorrenza più russa (si parla di una fantomatica offerta di 19 milioni) che inglese. Il Chelsea, tirato in ballo come antagonista dell'Inter, in realtà in organico ha già Ashley Cole (titolare inamovibile) e il giovane Ryan Bertrand (già nel giro della nazionale di Roy Hodgson).

Il mercato si muove ed entra nel vivo. L'Inter è incompleta e due colpi come Alvaro Pereira e Gargano la sistemerebbero in gran parte. La qualità c'è, mancano un po' di corsa e grinta. Grinta uruguayana. Garra Charrua.
  
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Sezione: In Primo Piano / Data: Mer 15 agosto 2012 alle 08:30
Autore: Alessandro Cavasinni
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