Dati e prospettive alla mano, il reparto in cui non c'è alcuna certezza, sia a livello di minutaggio e titolarità che di prospettive, legate evidentemente al mercato, è quello difensivo. Soprattutto per quanto riguarda gli out esterni. Tanti sono infatti i terzini a disposizione di Roberto Mancini in questa stagione, con alcuni interpreti che si sono ritrovati da 'esiliati' a titolari nel giro di pochi minuti, altri che dopo un avvio di campionato in cui la maglia da titolare sembrava ormai cucitagli addosso ora si accomodano in panchina a fasi alterne, mentre alcuni - il campo - non hanno ancora avuto di 'assaggiarlo'.
5. JUAN JESUS - Posizione assolutamente solida quella del classe '91 di Belo Horizonte che grazie all'allenatore si è reinventato terzino sinistro, e considerando le prestazioni offerte si può affermare che l'intuizione della scorsa stagione è stata positiva. A seconda del tipo di avversario, infatti, lo schieramento iniziale può prevedere il suo utilizzo (in caso di 'cliente' tecnico e veloce, come Juan Cuadrado contro la Juventus), mentre di fronte a una squadra più accorta tatticamente un elemento più di spinta potrebbe essere la soluzione migliore. Ma indipendentemente da queste sfumature tattiche, la vittoria più grande per JJ è stata sicuramente l'aver zittito i critici che ne mettevano in dubbio l'importanza in questa squadra con buone prestazioni.
6. DODO' - Il recupero dall'intervento chirurgico di meniscectomia mediale e revisione del legamento crociato del ginocchio sinistro a cui si è sottoposto lo scorso 25 marzo procede molto bene, e ora solo il campo gli permetterà di raggiungere gradualmente la condizione migliore. In vista di gennaio, però, non c'è ancora certezza: qualora si presentasse un'opportunità che gli permetterebbe di scendere in campo con continuità probabilmente il cambio-maglia (magari in prestito) potrebbe rappresentare la soluzione migliore, per poi ripresentarsi ad Appiano Gentile per la nuova stagione al top e giocarsi il posto con i compagni. Mercato permettendo.
12. ALEX TELLES - Arrivato in prestito con diritto di riscatto dal Galatasaray, l'ex Juventude e Grêmio ha avuto sin da subito la fiducia del tecnico, anche se nelle ultime uscite gli sono stati preferiti altri uomini. Il riscatto a fine stagione non è in discussione (LEGGI le parole del suo agente Fernando Otto a FcInterNews), in quanto le qualità del brasiliano con passaporto italiano ci sono e possono essere sviluppate. Certo, a livello fisico e tattico c'è ancora da lavorare, ma ha tutto per crescere e diventare con il tempo un ottimo interprete in un ruolo in cui - la storia (anche) interista insegna - non è semplice affermarsi.
14. MARTIN MONTOYA - Il suo agente Juan De Dios Carrasco ha ribadito più volte (anche ai nostri microfoni) che il proprio assistito resterà all'Inter e i rumors circa un eventuale ritorno al Barcellona già a gennaio non corrispondono alla realtà. Una realtà che, però, lo sta vedendo ai margini in questa prima parte di stagione e il minutaggio rappresenta un dato molto chiaro: nessun minuto in campo e un'importanza all'interno della rosa ormai messa seriamente in dubbio, soprattutto per la grande concorrenza interna. Difficile un addio nella prossima sessione invernale, ad oggi quasi scontato il mancato riscatto (fissato a 6 milioni).
15. NEMANJA VIDIC - La fase di recupero dopo l'operazione di ernia prosegue, ma resta difficile vederlo nuovamente in campo prima di gennaio. La carta d'identità (classe '81) e un fisico che sovente lo ha abbandonato negli ultimi mesi rappresentano un grande ostacolo in ottica futura, e non è quindi da escludere - seppur rimanga uno scenario complicato - l'addio a gennaio. Il recupero dall'infortunio e, soprattutto, uno stipendio da top player (3,2 milioni di euro) potrebbero allontanare i club interessati. Gli ultimi rumors di mercato hanno avanzato le ipotesi Fiorentina e Lazio in Italia, ma solamente a condizioni economiche differenti.
21. DAVIDE SANTON - Messo in discussione in estate, l'out di destra è stato suo e, dati alla mano, risulta il terzino con il minutaggio più alto. In attesa di limitare qualche amnesia che ogni tanto caratterizza le sue prove, è sicuramente un elemento sul quale l'Inter fa affidamento, e le recenti parole del Mancio ("Davide è importante per noi e a gennaio non andrà via") non fanno altro che confermare questa tesi.
23. ANDREA RANOCCHIA - Il capitano della scorsa stagione è stato ormai scavalcato da Joao Miranda e Jeison Murillo nelle preferenze dell'allenatore, e in vista di gennaio la soluzione migliore - per tutti - porta alla cessione. Soprattutto per il giocatore, che con un minutaggio giocoforza limitato rischierebbe di non strappare il pass per il prossimo Europeo (nonostante la stima del ct Antonio Conte), ma anche per il tecnico che non dovrebbe più così dover gestire un elemento, comunque, importante dovendolo considerare sempre una seconda scelta, in quanto la coppia centrale titolare attuale si sta affermando, probabilmente, come una delle migliori in Europa. Per quanto riguarda il mercato, per il 23 nerazzurro resta in auge la possibilità Milan, alla ricerca di un centrale di livello, soprattutto in caso di addio di Philippe Mexes, ma non si escludono le opportunità provenienti dalla Premier League.
24. JEISON FABIAN MURILLO - Rendimento perfetto, o quasi, in queste prime 11 giornate di Serie A. Un giocatore sconosciuto ai più al momento dell'acquisto dal Granada sta conquistato la fiducia totale dell'ambiente, tanto da formare con il 'collega' brasiliano una delle migliori coppie centrali in circolazione. Certezza, già oggi.
25. JOAO MIRANDA - Il suo curriculum parla chiaro e le prestazioni non fanno altro che confermare il livello dell'ex San Paolo e Atletico Madrid. D'altronde capitano della Nazionale brasiliana non si diventa per caso... Non più giovanissimo, l'augurio della società è che il fisico possa sempre sostenerlo, perché le qualità da top del ruolo sono fuori discussione. Il mercato dell'Inter, considerando le lacune e le difficoltà difensive delle ultime stagioni, ha portato i migliori acquisti proprio in questo reparto.
33. DANILO D'AMBROSIO - Schierato forse a sorpresa nel big match contro la Roma, ha impreziosito l'esordio stagionale con una prova sontuosa: non sono mancate le sortite offensive, ma soprattutto non ha sbagliato nulla in fase di copertura, con la 'perla' che è valsa un gol quando al 23' ha salvato clamorosamente su Dzeko, ormai pronto a festeggiare una rete praticamente realizzata. Una prova super quella contro i giallorossi, quindi. Il perfetto kick-off verso la rincorsa alla maglia da titolare dopo un periodo in naftalina. A volte si dice che 90' possono cambiare una carriera... Esagerato in questo caso, ma sicuramente la gara di sabato scorso può cambiare la stretta attualità del classe '88 napoletano. E forse il mercato di gennaio oggi è un po' più lontano.
55. YUTO NAGATOMO - Discorso molto simile per l'ex Cesena, impiegato con il 'contagocce' in questa stagione. Con il contratto in scadenza nel giugno del prossimo anno non è da escludere una cessione a gennaio (se non altro per ottimizzarne l'addio, evitando di perderlo a zero a fine stagione), anche se le pretese della società non potranno essere così alte. Nel frattempo il coach jesino si ritrova un 'usato sicuro', pronto a dare una mano contro avversari con un certo tipo di caratteristiche (vedi la velocità di Gervinho). Ovviamente non si può considerare il nazionale giapponese come un titolare di questa squadra, ma una preziosa riserva certamente. Il rinnovo di contratto resta comunque complicato e, qualora si presentasse una soluzione che accontenterebbe tutti, l'addio a gennaio resterebbe la soluzione più probabile.
Autore: Francesco Fontana / Twitter: @fontafrancesco1
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