Mario Balotelli si trova in Sardegna, dove trascorre i suoi ultimi giorni di vacanza, diviso tra mare, partite di calcetto e a tennis da tavolo e autografi ai bambini. La stagione 2010/2011 sta per cominciare e aprirà i battenti esattamente lunedì alla Pinetina, laddove comincerà il nuovo corso di Benitez. Mario non vede l’ora di cominciare, conquistare un posto da titolare nell’Inter e conquistare anche quella Nazionale tanto agognata della quale avrebbe voluto difenderne l’onore in Sudafrica: “Ho visto le partite della Nazionale e mi è molto spiaciuto del fatto che siamo usciti. Credevo nel bis mondiale. Mi spiace molto del fatto di non essere stato convocato. Anche se dovessi giocare in carriera 3 o 4 Mondiali mi porterò sempre il rammarico di questo che sarebbe stato il primo”.

Mario è molto contento del fatto che tutta l’Italia del calcio chiami il suo nome: “Sono felice da un lato che tutti mi vogliano, ma dall’altro invece è una gravosa responsabilità. E se dovessi far male? Mi considereranno un fallito?”. SuperMario è felice per la scelta di Prandelli ct azzurro: “Mi è simpatico. Poi è un tecnico preparato; quando abbiamo affrontato la Fiorentina, ha fatto sempre un’ottima impressione. Mi piace che punti sui giovani. Poi è un’ottima persona. E’ stato in Sudafrica ad inaugurare un asilo”. Insomma Balotelli è pronto per la nazionale: "Sono pronto e spero di essere convocato presto, anche se mi devo guadagnare la convocazione”. Sull’Olanda finalista: “Spero Wes vinca la Coppa. Ma non voglio parlare di Pallone d’Oro sennò gli porto sfiga”.

Capitolo Inter: grandissima la stagione passata, ma si pensa subito al futuro: “La gioia personalmente è durata solo due settimane. Ora voglio vincere ancora. Penso già a nuovi traguardi. Comunque il bilancio della stagione è positivo”. Nonostante i litigi e le multe: “Se succede qualcosa di non bello tra me i compagni e la società e poi vinciamo, ben venga”. Si parla dei problemi con Mourinho: “E’ un grandissimo tecnico, uno dei primi al mondo, sia per il modo di allenare la squadra e caricare gli uomini. Ci sono stati momenti di lite, ma è stato tutto amplificato. Siamo due caratteri forti. Io tendo sempre a dimenticare e perciò mi porterò solo ricordi buoni”. Su Mancini: “Un grande tecnico. Mi ha fatto esordire in Serie A. Ci sentiamo spesso”. Si parla di mercato: City e United: “Allora vuol dire che non sono così scarso”. Sul futuro nerazzurro: Mario spiega quel ‘non lo so’: “Io dico sempre così. Mi aspetta un anno importante per la mia carriera, del mercato si interessa Mino Raiola, il migliore sulla piazza”.

Capitolo nuova stagione. Una domanda su Benitez: “Non lo conosco e non lo posso giudicare. Sono prontissimo per il ritiro, ho voglia di ricominciare. Con i tifosi ho chiarito tutto dopo i fattacci di Inter-Barcellona”. Propositi per il nuovo anno: “Continuare a vincere. Ho ancora fame e penso che non avete visto ancora il vero Balotelli”. Moratti l’ha sempre definito un patrimonio: “Mi fa piacere che il presidente mi consideri tale, ma io voglio giocare perché punto al Pallone d'Oro. Posso fare tutto ciò che l’allenatore chiede”. Si parla della media realizzativa: “Devo migliorare, ho fatto pochi gol. Sono molto esigente, solo così si diventa numeri uno”. Un pensiero su Adriano: “Mi fa piacere sia tornato. Gli auguro di tornare il vero Adriano”. Si ritorna sul caso con Totti: “Con lui non ho avuto, e mai avrò, problemi. Ma ha fatto una cosa sbagliata”.

Mario si dice felice del fatto che i politici parlino di un’Italia multietnica e di ‘Generazione Balotelli’: “E’ una grande responsabilità. Ogni cosa che farò sarà sempre giudicata”. L'attaccante parla di coloro che lo giudicano dall’esterno: “Mi dà fastidio che molti parlino di me senza nemmeno conoscermi. Un giorno racconterò la mia storia”. Sulle offese negli stadi: “Sono uno che tende a perdonare, ma nei nostri stadi ci sono cose inaccettabili”.

Alberto Casavecchia

Sezione: In Primo Piano / Data: Sab 10 luglio 2010 alle 09:40 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Fabio Costantino
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