Le scenate non fanno bene e Mancini le sopporta poco. Pochissimo. Ricordate quella di M'Vila all'Olimpico contro la Roma: sostituzione e calcione alla panchina. Fuori uno. Poi è toccato a Osvaldo: altra croce e porte chiuse da parte del tecnico. Ecco: il francese e l'oriundo ormai sono al passo d'addio, senza possibilità di ricucire lo strappo. Mancio non transige e passa oltre, scandagliando il mercato europeo assieme ad Ausilio e Fassone.

LE USCITE - M'Vila – come riporta la Gazzetta dello Sport – non si allena ad Appiano Gentile ormai da tre giorni e oggi l'incontro tra il suo entourage e il dg nerazzurro dovrebbe sancire la rottura definitiva. Su di lui due club di Premier su tutti, ossia West Ham e QPR. Di Osvaldo si è detto un po' tutto, con il Torino che ora pare essere una meta gradita. Saluteranno, verosimilmente, anche Mbaye, Krhin e forse Kuzmanovic e Puscas (il Genoa insiste, ma Thohir non molla sul diritto di controriscatto). Non Bonazzoli, perché l'Inter non vuole liberarsene. Da valutare Kuzmanovic, che piace tanto in Bundesliga (l'Amburgo in pressing), ma anche a Mancio.

ORA E A GIU0GNO - Al contempo, si continua a seguire le piste che portano a Mario Suarez e Lucas Leiva. E non solo. La Gazzetta dello Sport conferma: ''L’Atletico Madrid sarebbe pronto a trattare con l’Inter (2 milioni per il prestito più 11 a giugno più bonus) che nel frattempo chiede tempo, un po' come fatto all’entourage di Lucas Leiva. Il brasiliano è sempre nei desideri di Mancini, ma il Liverpool non molla e su di lui sono piombate Premier e Bundesliga. E Lassana Diarra? Attende: di sapere come va a finire la causa con la Lokomotiv Mosca, potrebbe dover pagare o essere risarcito, ma è chiaro che l’Inter attende di averlo a zero assoluto. Da non dimenticare Paulinho (Tottenham)''. E per giugno torna forte la tentazione di un ritorno imponente: Mattia Destro. Rumors parlano di contatti avviati tra nerazzurri e Roma per il rientro del canterano a Milano, visto che con ogni probabilità Mattia dirà addio alla Capitale in considerazione dello scarso impiego. L'Inter c'è, monitora e valuta. E Icardi? In ottica Champions (ma anche senza...), Maurito non può essere l'unico centravanti in rosa. E si sa quanto Mancini sia attento a programmare un organico ben munito.

Sezione: In Primo Piano / Data: Ven 16 gennaio 2015 alle 08:15
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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