"Non esisteva nessun sistema Juventus, era tutto il calcio italiano che funzionava in quel modo: tutti chiamavano tutti, anche i designatori arbitrali". E' quanto ha affermato l'ex direttore generale della Juventus, Luciano Moggi, intervenendo nel corso di Sportitalia 24, il canale all sport news del gruppo Sportitalia. Secondo Moggi a confermare queste dichiarazioni sarebbero le intercettazioni venute fuori dopo calciopoli, e che riguardano anche altre società, come Inter e Milan. Moggi ammette che con Calciopoli si scoprì effettivamente un sistema, ma che questo sistema riguardava "tutte le squadre, perchè era il sistema calcio (italiano, ndr) di allora che andava così, ma nessuno faceva niente di male".

Moggi torna poi sul tasto dolente dei titoli tolti alla Juventus dal processo Calciopoli, lanciando precise accuse all'avvocato Zaccone: " Lui disse di aver letto tutte le carte, ma secondo me non lesse nemmeno la prima, o non ci ha capì nulla", ha continuato Moggi, spiegando che ora è molto difficile ottenere gli scudetti revocati: "Bisognava fare ricorso al Tar contro la sentenza a suo tempo. Quel ricorso avrebbe evitato anche la retrocessione in serie B della Juve, ma non è stato fatto per due ragioni: perchè si sarebbero allungati i tempi e perchè si sarebbe scoperto che la Juventus aveva ragione". Moggi ha poi ringraziato l'attuale presidente della Juventus, Andrea Agnelli per le parole di stima. "Non poteva fare altrimenti Andrea, perchè è stato vicino a noi per 12 anni insieme al padre Umberto e sa quanto e soprattutto come lavoravamo".

Sezione: FOCUS / Data: Gio 28 ottobre 2010 alle 16:48 / Fonte: Sportitalia24
Autore: Redazione FcInterNews
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