Dopo Conte, Hakimi, Oriali, se ne va anche il "totem", come lo definisce La Gazzetta dello Sport, secondo cui l'offerta da 120-130 milioni "è di quelle difficili da respingere, specialmente di questi tempi". Nessun club italiano resisterebbe, scrive ancora la rosea, figuriamoci una proprietà in difficoltà. Il piano A era quello di cedere solo Hakimi e gli altri giocatori dagli ingaggi pesanti. Per ora la proprietà ha percepito che il target non sarebbe stato raggiunto. "Lukaku è stato l’unico dopo Hakimi per cui è arrivata un’offerta “indecente”. Quella che probabilmente gli uomini mercato avrebbero preferito ricevere per Lautaro", si legge.

Dopo l'addio ad Hakimi la quota 80 era vicina, ma tra Joao Mario, Dalbert, Lazaro, Nainggolan, Pinamonti è andato via soltanto il portoghese con una risoluzione che ha fruttato un risparmio di ingaggio, mentre il brasiliano è andato al Cagliari in prestito.

Sono invece a Milano i vari Vidal, Sanchez, Perisic, giocatori che peraltro andrebbero sostituiti in caso di addio. "Il management pensa di poter arrivare all’obiettivo fissato da Zhang in ogni caso, e senza per forza cedere Lukaku: il traguardo posto dalla società è infatti sull’anno solare e si potrebbe raggiungere anche con una cessione nella finestra di mercato di gennaio o con qualche artificio di finanza creativa", scrive ancora la rosea. "Piani evidentemente che non convincono del tutto Zhang".

Altro elemento di frizione interno al club, non ci sono più investimenti sul settore giovanile, i talenti servono solo "a salvare i conti, tra plusvalenze, contropartite tecniche, cessioni e recompre. Emblematici i casi di Pinamonti e Vanheusden".

Per questo Zhang ha deciso di cedere. E ora Marotta e Ausilio dovranno trovare un sostituto a cifre inferiori a quanto verrà incassato per Lukaku.
Sezione: Focus / Data: Gio 05 agosto 2021 alle 08:30
Autore: Redazione FcInterNews
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