Il Canguro resta interista. Trent Sainsbury, il roccioso difensore australiano che nella seconda parte della scorsa annata ha vestito la casacca della Beneamata, tra il presente allo Jiangsu Suning, un recente passato in nerazzurro, e un futuro colmo di speranze, si racconta in una lunga intervista in esclusiva per FcInterNews.it.

 Come procede la vita in Cina?

"Bene. In modo semplice. Mi alleno e torno a casa. Giorno dopo giorno".

Immagino sia felice di aver vinto con la sua Nazionale lo scontro con la Siria…

"Estremamente contento. Ora dobbiamo guardare avanti e vincere il playoff per accedere al Mondiale in Russia".

 Come è Fabio Capello come mister?

"È un allenatore “old school”. Di vecchio stampo. Molto diretto. Sa quello che vuole e la strada da intraprendere. Che è sempre una buona cosa. Sono felice di poter lavorare con lui".

E il vice allenatore Brocchi?

"Molto bravo e partecipativo. Conosce alla perfezione le caratteristiche di tutti i giocatori".

Perché negli ultimi tempi non sta scendendo spesso in campo?

"Quando sono tornato dalla Confederations Cup ho avuto qualche problemino all’inguine. Il tutto era cominciato negli ultimi tempi all’Inter. Successivamente ho provato molto dolore. Ecco perché adesso mi sto allenando duramente".

Quali sono i suoi ricordi legati all’Inter?

"Ne ho parecchi. Il migliore ovviamente è l’esordio nell’ultima partita di campionato. È significato molto per me. Ma ho trascorso tanti momenti belli in nerazzurro e i tifosi sono sempre stati carini nei miei riguardi. Un’esperienza estremamente positiva".

Che sensazione prova nell’essere stato il primo giocatore australiano ad aver vestito la casacca nerazzurra? 

"Ne sono molto orgoglioso. Aver giocato in uno dei club più importanti del mondo, aver vestito la maglia dell’Inter, averla rappresentata e difesa per me stesso e per la mia famiglia, ed essere stato il primo calciatore australiano a farlo vuol dire tantissimo per quello che mi riguarda".

Sente ancora qualche suo ex compagno di squadra?

"Sì, soprattutto Perisic. Si tratta di una delle persone più a modo che abbia mai incontrato".

Continua a seguire le partite dei nerazzurri?

"Sempre, per quello che posso ovviamente, e tenendo conto che in questo momento mi trovo dall’altra parte del mondo. Spesso i match si giocano molto presto. Ma tutte le volte che posso vedo gli incontri della Beneamata".

Stasera c’è il Derby. Che cosa ne pensa?

"Eh già. Si gioca il “Big Derby”. Lo guarderò e vincerà l’Inter 3-1. Segnano Icardi, Perisic e Candreva. La squadra è guidata molto bene, i giocatori si trovano in un buon momento di forma e gli effetti si sono visti sul campo".

Vede un futuro roseo per la Beneamata…

"Si è tornati sulla strada giusta, quella vincente. Si tratta di un progetto a lungo termine che darà i propri frutti. Quest’anno immagino che l’Inter possa tranquillamente guadagnare una posizione valevole per tornare in Champions League. E in quello successivo, con gli innesti giusti e di alto livello, si potrà puntare sia a fare bene in Europa, che alla vittoria dello Scudetto".

Che cosa è andato storto nella passata annata con Pioli?

"È stato estremamente strano passare da tanti risultati utili consecutivi a tanti negativi. Si è verificato un periodo particolare, anche perché l’Inter è un club che punta sempre a vincere. Non avrei voluto che accadesse, ma this is football”.

Chi le ha dato più consigli nel suo di permanenza a Milano?

"Diciamo che mi è piaciuto molto lavorare con mister Pioli. Si vedeva che prova passione in quello che fa, nel suo mestiere".

E per quanto riguarda il suo futuro? L’Inter a gennaio con tutta probabilità dovrà rinforzarsi con un difensore centrale. Magari tornerà in nerazzurro…

"Se avessi questa opportunità la coglierei al volo. Ma adesso devo concentrarmi sulle 4 partite che restano da giocare allo Jiangsu Suning. E poi vedremo. Sinceramente se dovessi trasferirmi da qualche parte vorrei firmare per una squadra che punti su di me. Dove possa giocare con regolarità in previsione del Mondiale estivo in Russia".

I suoi compagni di squadra Alex Teixeira e Ramires secondo vari rumors di mercato sarebbero in orbita Inter. Pensa che farebbero la differenza anche in Italia?

"Sì, penso di sì. Sono due ottimi professionisti. Molto forti, che danno sempre il 100%. Hanno le qualità e il pedigree per imporsi in Serie A. Qui sono molto felici. Ma non so cosa potrebbe accadere se avessero la possibilità di giocare per i nerazzurri…".

E cosa mi dice, calcio a parte, della sua di esperienza in Italia?

"Rispondo spiegando che ho raccontato ai miei amici e alla mia famiglia che se dovessi scegliere una città diversa da una australiana dove poter vivere, direi Milano. Amo la cultura, il cibo (soprattutto la pasta), le persone e anche il tempo. Mi è piaciuto lavorare in questa metropoli, davvero".

Come chiudiamo l’intervista?

"Semplice. Con un saluto ai tifosi nerazzurri. E con un: Forza Inter".

Sezione: Esclusive / Data: Dom 15 ottobre 2017 alle 11:10
Autore: Simone Togna / Twitter: @SimoneTogna
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