E' vero che ultimamente l'Inter ci ha abituato ad avvii di campionato non sempre esaltanti, va bene che questa Inter era per larghi tratti nuova con un nuovo allenatore che pratica un calcio diverso, ma no, una disfatta come quella di Palermo proprio non ce l'aspettavamo. E sono diversi i fattori che non hanno convinto, dalla difesa a tre che continua a ballare troppo alle scelte sul tridente offensivo. Ma analizziamo nello specifico questo inatteso 4-3 del Barbera. La difesa a tre è un rischio, si sa, non solo perché banalmente c'è un difensore in meno rispetto ai 4 cui l'Inter aveva sempre giocato negli ultimi anni, ma perché sono diversi i movimenti, le marcature, le posizioni. E se uno come Zanetti che per natura spinge tanto (e lo si è visto) fa parte del terzetto, ecco che spesso in ripartenza il Palermo si ritrova con 3-4 uomini da soli contro Lucio e Samuel. Bassa la copertura degli esterni di centrocampo e così a ogni contropiede il Palermo creava situazioni di superiorità numerica e dunque di pericolosità. Potremmo dire che un gol è su punizione, che sul quarto gol Julio Cesar ha calcolato male la traiettoria, ma l'Inter ha pur sempre subito 4 gol a Palermo, e non sono pochi...

Da decifrare anche la decisione di lasciare in panca giocatori come Sneijder (che da quando è entrato ha cambiato volto alla gara) e Pazzini per lasciare per 90 minuti sul terreno di gioco un Forlan che si è visto solo sul 4-3 a tempo scaduto e inserire dal primo minuto uno Zarate mai in partita e che ha costretto Gasperini al primo cambio già dopo trenta minuti.

Insomma c'è da lavorare, e molto. Lungi da noi fare un processo al nuovo tecnico già alla prima giornata, ci mancherebbe, ma qualcosa va modificato perché mercoledì c'è la già la Champions e domenica prossima contro la Roma bisogna già recuperare il terreno perso in campionato. Non voglio fare la formazione al posto di Gasperini, ma per alcuni tratti del primo tempo l'Inter è sembrata in difficoltà e a corto di idee, e paradossalmente quando ha cominciato a girare (grazie alle vedute illuminanti di Sneijder) ha preso gol. Bravo Mangia, che all'esordio in serie A ha avuto la meglio sul più quotato collega nerazzurro. Il quale ha ammesso gli errori dei suoi e il bisogno di rivedere diversi aspetti di gioco, ma ha anche difeso le sue scelte. Moratti lo osserva dall'alto, i tifosi anche, è sufficiente per mettergli un po' d'ansia senza che anche noi della stampa ci mettiamo del nostro, preferiamo lasciarlo lavorare, perferiremmo dire con calma, ma è difficile pensare che la prossima settimana sarà tanto tranquilla, e giudicare solo i risultati sul campo. Il tempo per aggiustare i piccoli dettagli che stasera non hanno girato al meglio c'è ancora tutto...

Sezione: Editoriale / Data: Lun 12 settembre 2011 alle 00:01
Autore: Domenico Fabbricini
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