Dopo tre partite di campionato e 2 soli punti in classifica è stata sostituita la guida tecnica dell'Inter e, come per miracolo, ecco arrivare la prima vittoria. Credo che a molti sia sorta una domanda: qual è la differenza tra Gasperini e Ranieri? Credo sia evidente che la distinzione dipenda da una approccio mentale differente che i due tecnici hanno utilizzato per iniziare il loro lavoro alla guida dell'Inter e non semplicemente da questioni tecniche o di modulo. Gasperini appena arrivato a Milano ha portato in dote la capacità di far esprimere alla squadre da lui allenate in precedenza, specialmente il Genoa, un buon gioco e ottimi risultati. Gasperini rappresentava una novità assoluta sotto tutti i punti di vista. Ha deciso di intraprendere la sua strada senza tener presente che le novità, anche da un punto di vista mentale, hanno bisogno di tempo per essere accolte e recepite.

Il nuovo tecnico imponendo il suo modo di intendere il calcio ha sottovalutato la situazione in casa nerazzurra. Ha dato poca importanza al fatto che si apprestava ad allenare una squadra che negli ultimi anni ha vinto tutto e di conseguenza si è ancorata a un certo tipo di gioco e di schema (anche mentale) che ha prodotto risultati molto positivi, oserei dire da record. Cambiando in modo drastico moduli, schemi e uomini il messaggio lanciato inconsciamente ai giocatori è stato negativo. Come a dire che il "sistema" utilizzato in precedenza andava cambiato perchè non era più valido. In molte interviste Gasperini ha dichiarato: "L'Inter non può più giocare così, deve cambiare".

Questa situazione ha creato una clima di incertezza, di insicurezza di preoccupazione. La dimostrazione è il modo in cui l'Inter entrava in campo. Era irriconoscibile. Questo atteggiamento della squadra nei confronti dei nuovi metodi di Gasperini e l'evidente distacco tra l'allenatore e i giocatori ha portato la dirigenza a sostituire il tecnico con l'esperto Claudio Ranieri. L'approccio del nuovo mister è stato esattamente l'opposto. Si è tornati al "passato" sia con il modulo che con i suoi interpreti. Quel passato che ha regalato tante vittorie all'Inter e ai suoi tifosi. In questo ritorno al passato, il nuovo allenatore ha anche citato l'ex tecnico Mourinho al quale tutti, dirigenti giocatori e tifosi, riconoscono la paternità delle vittorie delle scorse stagioni.

Tornare al passato è come rivivere le gioie e le soddisfazioni delle vittorie. Con questo stato d'animo la "nuova" Inter di ranieri è scesa in campo sabato contro il Bologna e ecco puntuale la prima vittoria e i 3 punti. Questa situazione ricorda quella della scorsa stagione con Benitez e Leonardo. Benitez aveva voluto cancellare il passato e Leonardo l'ha riportato subito a galla. I risultati di entrambi sono noti a tutti. Essendo Claudio Ranieri un allenatore molto intelligente e sicuramente più esperto di Leonardo è lecito pensare che l'Inter quest'anno avrà modo di regalare ai suoi tifosi più soddisfazioni di quante ne siano state vissute la scorsa stagione.

Roberto Civitarese

Sezione: Editoriale / Data: Mar 27 settembre 2011 alle 00:01
Autore: Roberto Civitarese
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