Adesso però serve una campagna di rafforzamento degna del nome dell’Inter. Roberto Mancini continua a ripeterlo da quando è ritornato alla Pinetina, fin dalla sua prima conferenza non manca mai di ricordare che: “Siamo l’Inter e dobbiamo dimostrarlo… Sono qui per vincere”. Thohir ha voluto fare uno sforzo importantissimo, richiamando in nerazzurro il migliore allenatore disponibile sulla piazza, un nome che a Milano è sinonimo di vittorie. Urgono però gli strumenti necessari per riportare in alto il Biscione, come Mr. Cachemire ha voluto dimostrare fin dalla sua prima partitella.

L’avevamo già detto e ripetuto, di errori ne sono stati purtroppo commessi a 360 gradi, la colpa non era e non poteva essere solo di Mazzarri. La rosa è monca in più di una posizione, mancano assolutamente degli esterni, soprattutto offensivi, come ci eravamo stancati di dire fino allo sfinimento durante l’estate scorsa, e un regista che sappia prendere in mano la squadra, che sia in grado di far viaggiare il pallone e creare quel gioco che non si vede più dai tempi di Thiago Motta, che non era certo un fulmine di guerra ma che in mezzo al campo sapeva cosa fare. In più come dice un tifoso vip esperto come Paolo Bonolis c'è una serie di giocatori sopravvalutati, non da Inter, che bisognerebbe cercare di parcheggiare altrove per comprare invece elementi più utili alla causa.

L’abbiamo più volte sottolineato, ci sono troppi portatori di palla, il gioco senza movimento non può che latitare, per questo Mancini chiede velocità di pensiero e di azione in ogni allenamento, per cercare di arrivare in porta più velocemente possibile facendo viaggiare la palla rapidamente, una cosa che i vari Kovacic, Guarin, Hernanes devono cercare di imparare a fare. La cosa che manca più di tutto mi sembra infatti sia la velocità. Ci pensavo vedendo correre Bruno Peres nel derby di Torino, con i vari Vidal, Evra, a cercare di stargli invano incollati, “ma perché l’Inter non ha in rosa un giocatore del genere?”. Non parliamo di fenomeni, di top player, ma di giocatori semplicemente veloci, che corrono e lasciano sul posto gli avversari. La stessa cosa mi viene in mente quando vedo i vari Dybala, Vazquez, Lucas (quanto mai non l’abbiamo preso), Mertens, Ibarbo, solo per fare degli esempi di giocatori che avrebbero potuto essere acquistati senza particolari problemi, per non parlare di Cuadrado. Velocità e rapidità è quello che manca, per tornare a correre e dare a Mancini quello che gli manca per riportare l’Inter dove merita.

Intanto arriva l’Udinese dei vecchi amici Stramaccioni e Stankovic, partita molto bene, adesso vittima del solito calo prenatalizio delle stramasquadre. La vittoria è l’unico risultato possibile, così come nelle altre due gare in programma prima di Natale, contro Chievo e Lazio. Tre punti se veramente si vuole rimanere in Europa e dare un senso a questa stagione.

Sezione: Editoriale / Data: Ven 05 dicembre 2014 alle 00:01
Autore: Marco Barzaghi / Twitter: @marcobarzaghi
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