Torna a parlare José Mourinho e lo fa alla Gazzetta dello Sport. Ovviamente, nella chiacchierata, c'è spazio anche per l'Inter. Intanto, però, il suo Chelsea è in grosso ritardo: "I risultati al momento sono davvero negativi. Non posso né voglio nascondere la realtà. E fatico a trovare una spiegazione. Però vi assicuro: sto lavorando come non mai e ne usciremo. E c’è anche la Champions che non abbandono certo", spiega lo Special One

Mentre lei soffre, c’è un altro allenatore portoghese in testa alla Serie A oltre cinque anni dopo. La nuova sensazione si chiama Paulo Sousa. Se l’aspettava? 
"E' stato umile, ha viaggiato e lavorato in Ungheria, Israele, nella B inglese, in Svizzera. Si vede la sua mano nella Fiorentina".

Sousa è al comando dopo aver strappato il primo posto proprio alla «sua» Inter… 
"Rispetto agli ultimi anni l’Inter sta facendo molto bene, è partita per lottare per lo scudetto". 

Mancini può essere campione d’Italia? 
"Mai la Serie A è stata aperta a così tante squadre come oggi. La Juve mi sembra sia partita un po’ come il Chelsea, a fatica, e come il Chelsea si riprenderà: è soltanto questione di tempo. Roma e Napoli sono quelle che possono approfittare di una stagione senza bianconeri superfavoriti". 

Capello ha detto che lei è il top ma che, dopo un paio d’anni, "brucia un po’ i suoi giocatori"… 
"Ho letto quello che Capello ha detto sulla Gazzetta e non solo. Penso che un allenatore con la sua storia avrebbe fatto meglio a parlare di calcio senza commentare il lavoro dei suoi colleghi. Allora io avrei potuto commentare il suo lavoro quando allenava la nazionale inglese o quella russa e non l’ho mai fatto. Perché preferisco rispettare i momenti negativi dei colleghi: mi piace molto di più parlare di Fabio Capello nei tanti momenti belli della sua carriera ricca di straordinari successi". 

Sezione: Copertina / Data: Gio 08 ottobre 2015 alle 08:15 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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