Cordoba: "Champions, vi racconto la mia vigilia con Zanetti. Come si ferma Messi? Chiedete a Javier! Su Mou, Murillo e..."

Ospite a 'Deejay Football Club' in onda su Radio Deejay a poche ore dalla finale di Champions fra Juve e Barça, l'ex difensore e team manager nerazzurro Ivan Cordoba ricorda l'impresa dell'Inter contro il Bayern: "Cinque anni fa è stato un momento speciale e particolare per il nostro percorso che è finito nel migliore dei modi. La vigilia della finale? Fatta di tanti dettagli, ma il pensiero era proiettato sulla sera della partita. La serata la vivi come un rituale. Con Zanetti siamo molto cattolici, abbiamo acceso delle candeline a Santa Rita, perché il 22 maggio era il suo giorno. Abbiamo pregato e parlato della partita. Se c'era più ottimismo rispetto a oggi? Sì, anche perché avevamo una tifoseria madridista tutta dalla nostra parte".

Come si marca Messi? "È una domanda da fare a Zanetti, che ha datto una bellissima dimostrazione di come marcarlo nella semifinale. Devi avere potenza nelle gambe e non devi abbocare alle finte, non è facile perché parliamo del giocatore più forte al mondo". Con Messi possono provarci anche Suarez e Neymar: "Il Barça è sempre stato così, ha sempre avuto dei giocatori che possono cambiare la partita. Vediamo oggi chi avrà la meglio, se il Barcellona che parte dall'esterno o la Juve che può puntare sugli spazi che lasciano i catalani attaccando, soprattutto centralmente. Un bel duello sarà Messi contro Tevez".

Tornando all'Inter si parla dell'acquisto di Jeison Murillo: "È un ragazzo molto concreto, difensore per natura, forte nel marcare. Un giocatore che potrà dare qualcosa in più all'Inter. Mi auguro che rimarrà in nerazzurro per tanti anni". Chiusura con un commento sui tecnici che lo hanno allenato a San Siro: "Mourinho è l'allenatore più concreto ed efficace che conosca. Mancini è arrivato in un momento particolare, si è preso una grandissima responsabilità, ha lavorato molto bene da zero e ha costruito qualcosa di importante con una squadra che non vinceva da tanti anni. Cuper è stato l'allenatore che ha messo le basi. Prima di lui eravamo una squadra un po' casinista, lui ha messo ordine in tutti i sensi".