Hakan Calhanoglu, secondo il Corriere dello Sport, è chiamato a ribaltare la tradizione non proprio positiva degli ex giocatori milanisti che hanno deciso di cambiare sponda del Naviglio sposando l'Inter. Un'impresa che è senz'altro partita con il piede giusto per il turco che, nel debutto col Genoa, in meno di un quarto d’ora, ha disegnato l'assist dalla bandierina per l’incornata vincente di Skriniar e poi ha tirato un siluro alle spalle di Sirigu, dopo uno scambio con Dzeko. Due giocate all'interno di una prestazione completa, in cui ha regalato altre intuizioni felici ma anche disponibilità al sacrificio.

Certo, da ora in poi occorreranno conferme, spiega il quotidiano romano. "Perché se tutti riconoscono certe doti a Calhanoglu, vale anche per il suo difetto principale: la continuità. Non si sbaglia, infatti, nel sostenere che tutte le sue 4 annate al Milan siano state altalenanti. Dopo una prima parte di stagione ad alto livello, è capitato che ne seguisse una seconda decisamente più in ombra. Oppure viceversa, come è accaduto al suo primo anno in rossonero. E’ significativo, però, da un lato chiunque si si avvicendato sulla panchina del Diavolo, da Montella a Gattuso, da Giampaolo a Pioli, lo ha sempre schierato titolare".

La speranza di Simone Inzaghi,  che già lo ha esaltato a parole ("nemmeno lui si rende conto di quanto è forte"), è che nella Milano nerazzurra possa fare quel salto di qualità che non gli è riuscito del tutto nella sua esperienza con i cugini.
Sezione: Copertina / Data: Lun 23 agosto 2021 alle 09:00
Autore: Mattia Zangari
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