Luciano Spalletti parla così in conferenza stampa dopo l'1-1 di Firenze. Si parte con la risposta sul possibile innesto di Bastoni per la difesa: "A me va bene tutto. Poi è chiaro che se si riesce a far esordire un ragazzo con poca esperienza diventa tutto un punto interrogativo - spiega il tecnico nerazzurro -. Io cerco di lavorare al meglio secondo le qualità che ho. Ma si sono fatti male Miranda e D'Ambrosio, e questo doppio ko ha complicato le cose. Lì ci abbiamo allenato Santon (come centrale, ndr) e mi pare che lo abbia fatto anche abbastanza bene... Ma non si è preso gol per colpa del difensore centrale che ci manca, ce la siamo tirata affinché mancasse proprio quello lì".

"Abbiamo mandato due giocatori in fuorigioco, Borja di testa non è stato fortunatissimo - ha proseguito Spalletti -. Poi loro sono stati nelle condizioni di segnare anche prima, a quel punto ti spiace perché pensi di averla portata a casa. Ma non è colpa dell'assenza di un centrale se non si è vinto: si è cominciata male l'azione, si è persa palla troppe volte già nel primo tempo, loro hanno puntato la linea difensiva 4-5 volte in campo aperto dove abbiamo ripreso la porta scappando. Ci sono cose che vanno fatte un po' meglio, mancando alcuni giocatori ci sono difficoltà Ma a chi si dà la colpa?".

Inter in affanno? "Questi ragazzi hanno fatto il massimo, hanno ridotto il gap di 25 punti con quelle che l'anno scorso erano davanti. Non funziona così, quando non si raggiungono gli obiettivi ci sono tutti che non hanno fatto il massimo, non c'è un solo colpevole - afferma l'allenatore nerazzurro -. Il nostro obiettivo è la Champions League. Stasera abbiamo avuto una buona reazione, Mauro è stato bravo a portarci in vantaggio su quella palla inattiva, poi c'era possibilità di gestire un pochettino meglio ma non ce l'abbiamo fatta. Io rimango con la squadra, due-tre erano nelle condizioni di non poter fare di più, le qualità sono quelle lì. Bisogna fare uno sofrzo in più, in conferenza stampa non vengo a parlar male di nessuno. Dirsi la verità, secondo me, serve a reclutare più forze possibili per fare le guerre che dobbiamo fare".

"La squadra ha fatto quello che doveva fare. Ci mancano delle caratteristiche... Ogni tanto si perde un po' di equilibrio, che ci può stare. Se l'episodio ti gira bene, la porti a casa. Altrimenti, come stasera, non la porti a casa. Stasera pensavo di averla vinta, ma continuo a stare con la squadra alla quale ribadirò questi discorsi già fatti anche quando torneremo dopo la sosta. Io non sono un perdente e non mi metto a dice che non va bene qualcosa, è sotto gli occhi di tutti che non abbiamo completato la rosa. Io non dico niente, l'obiettivo resta lo stesso. Se poi le altre fanno questi numeri qui, sono numeri importanti. Ribadisco: l'anno scorso l'Inter è arrivata a 25 punti di distanza dalla squadra che allenavo".

Sezione: News / Data: Sab 06 gennaio 2018 alle 00:18
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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