Gigi Simoni torna a parlare di Inter e lo fa in un'intervista esclusiva concessa a interistaweb.it. Ecco le risposte dell'ex tecnico nerazzurro.

Inter-Napoli, una partita importante e sempre entusiasmante, come la vede lei, da ex allenatore di entrambe le squadre?
Questa partita l’Inter la deve vincere per ricominciare. E’ proprio da oggi che i nerazzurri devono recuperare qualche punto. Certo, la gara sarà delicata, ma i giocatori la devono vivere con tranquillità e con serenità.

Quali sono le differenze tra il Napoli e l’Inter che lei allenava e le formazioni di oggi?
L’Inter è una squadra con un gruppo forte, più completo, ma anche la mia Inter aveva 7/8 campioni fondamentali. Oggi ne ha 14. Il Napoli invece è diverso, il mio aveva valori tecnici difensivi, i giocatori partivano da dietro. La forza della squadra attuale è proprio l’attacco, grazie a giocatori come Lavezzi, Cavani e Hamsik.

Che ne pensa di Leonardo all’Inter?
Ho un grande rispetto per le scelte di Moratti. Io, però, avrei confermato Benitez. Lo spagnolo ha sofferto troppo gli infortuni, gli incidenti sono casuali, non si può attribuirgli nessuna colpa. Leonardo è stato legato al Milan per ben 13 anni e con i rossoneri ha percorso un’intera carriera: è partito da giocatore, poi è stato nominato dirigente per poi terminare da allenatore, ma solo per un anno. Dunque proprio ora all’Inter inizia la sua vera carriera da ct, per questo non posso ancora darne un giudizio tecnico. Allenare i nerazzurri, non sarà facile, in una società come questa hai l’obbligo di vincere. Personalmente lo stimo, ho fiducia in lui perché è un ragazzo in gamba.

Parliamo di scudetto: al momento in corsa ci sono il Milan capolista e Lazio e Napoli che lo inseguono. Crede che queste due squadre siano competitive possono tenere testa ai rossoneri?
Io non trascurerei però né l’Inter né la Juventus per lo Scudetto. L’Inter ha l’organico più forte rispetto al Milan che non è completo. La Juve è compatta, pericolosa ma soffre un po’ la continuità. Tra queste squadre garantisco l’Inter ed eventualmente Roma e Milan.

Lei nell’immaginario collettivo dei tifosi interisti è considerato un vincente al pari di Mourinho. Quali sono le differenze tra la sua Inter e quella del Triplete?
Noi giocavamo molto in contropiede, avevamo giocatori come Ronaldo, Zamorano e Djorkaeff molto bravi in questo. Mourinho lo posso classificare come un difensivista, ricordiamo che ha impiegato Eto’o come tornante difensivo. Mou è un campione, apprezzo il suo gioco ma non condivido il rapporto che ha instaurato con gli altri allenatori e i suoi comportamenti. Rimane il fatto che io sono contento della mia Inter e dei miei campioni, che non invidio a nessuno.
 

Sezione: News / Data: Ven 31 dicembre 2010 alle 18:45 / Fonte: interistaweb.it
Autore: Alessandro Cavasinni
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