Dal proprio spazio sul Corriere della Sera, Mario Sconcerti dice la sua sulle ultime faccende di casa Inter, con focus sulla polemica contro la classe arbitrale: "Mi piace Massimo Moratti, ha speso molto, ottenuto abbastanza, percorso tutte le strade, anche quelle che non avrebbe voluto. So che è un presidente molto tifoso, nessuno ha dato più di lui alla sua società, ma decide a volte di superare la siepe dell’ovvio con troppa disinvoltura. E’ molto dura seguirlo in questa sua nuova battaglia contro gli arbitri. Per molti motivi. Perchè l’Inter è in generale una squadra sbagliata, anzi, una non squadra. Oggi stiamo parlando di un rigore inesistente dato quando l’Inter vinceva tre a uno, tre a due dopo il rigore. E il resto, i gol dell’Atalanta? Quando l’arbitro ha sbagliato l’Inter era in vantaggio di due gol a venticinque minuti dal termine. Perchè un arbitro in malafede dovrebbe aspettare oltre un’ora per cominciare a danneggiare la squadra che vuol far perdere? Un arbitro disonesto avrebbe gestito diversamente l’intera partita. Non avrebbe aspettato il secondo tempo e due reti di vantaggio per l’Inter prima di intervenire. Avrebbe gestito diversamente l’incontro. Con il rigore inventato l’Inter era ancora in vantaggio, Andrea Ranocchia alla fine ha sbagliato un gol facile che avrebbe mandato a gambe all’aria l’intero progetto arbitrale. Più normale, più semplice, alla terza sconfitta consecutiva in casa, guardare ai limiti della propria squadra. Agli esperimenti sbagliati, agli acquisti inutili, a quelli così così. In queste circostante tecniche, l’idea del complotto milanista è veramente difficile da capire".

Poi prosegue: "Ma se anche fosse, si può dare di disonesto a un intero sistema senza fare un nome, senza una spiegazione che non siano i rigori non avuti per venti partite? Pessimi anche i giornalisti che accettano solo la versione del presidente senza approfondire. Chi sono i mandanti? Chi sono gli operativi? Si sa almeno di un sospetto reale? Si ha una piccola prova? E inoltre, si è reso conto Moratti di quanto non sia squadra la sua squadra? E’ disponibile con il suo staff ad ammettere errori? Da questo stesso mondo, questi stessi dirigenti, l’Inter ha preso pochi anni fa uno scudetto per esclsuione. Era arrivata terza, si ritrovò prima. Un caso unico. Davvero tutto questo mondo le è contro? Javier Zanetti dice che gli interisti sono diversi, forse è vero, ma dovrebbe spiegare in cosa. Dove si manifesta questa diversità se si dà di disonesti a chi arbitra senza portare una prova?". 

Sezione: News / Data: Mer 10 aprile 2013 alle 14:59 / Fonte: Corriere.it
Autore: Christian Liotta
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