Lunga l'analisi del Comune di Milano relativa al progetto di ristrutturazione di San Siro presentato da Nicola Magistretti e Riccardo Aceti, che prevedeva tra le altre cose la trasformazione del terzo anello in una gallery commerciale e di servizi. Da Palazzo Marino, si legge nel dossier pubblicato da Calcioefinanza.it, numerose sono state le confutazioni: "L'ipotesi progettuale di ristrutturazione non possiede la definizione di uno Studio di fattibilità e non contiene una stima dettagliata dei costi, né un business-plan dell’intera operazione, elementi fondamentali per effettuare delle valutazioni su quanto proposto rispetto a quanto asserito nella stessa presentazione. L’ipotesi non è, quindi, comparabile rispetto al PFTE presentato dalle Società proponenti, ed oggetto del Dibattito, relativamente agli aspetti di miglioramento prestazionale dello stadio, al contenimento dei costi ed alla possibilità di dare continuità all’attività calcistica delle due squadre, durante i lunghi cantieri che sarebbero necessari per la ristrutturazione dello stadio Meazza, stimati in circa 3 anni. Il quaderno presentato, fra le altre cose, non riporta le caratteristiche tecniche dello stadio San Siro “ristrutturato” ed, in particolare, non fa cenno alle problematiche attualmente presenti sul tema degli impatti acustici ed dell sistema di accessibilità alla struttura e, quindi, alle deroghe di cui ora beneficia la struttura esistente. Non sono, inoltre, chiare le funzioni accessorie che si intende insediare ne la loro quantificazione, a parità di costi del comparto plurivalente della proposta delle Società, né chi sosterrà i costi dell’intera operazione. Il caso richiamato del progetto di ristrutturazione dello stadio Bernabeu a Madrid non rappresenta un esempio appropriato, dal momento che nel suddetto impianto gioca una sola squadra di livello internazionale, mentre a San Siro bisognerebbe coordinare le partite sia del Milan che dell’Inter".

E sempre a proposito della ristrutturazione del Bernabeu, il Comune aggiunge: "Corre l’obbligo, inoltre, di ricordare che i costi sostenuti dal Real Madrid per la ristrutturazione del Bernabeu sono nel corso degli anni raddoppiati rispetto a quanto preventivato, arrivando oramai ad oltre 800 milioni al fine di garantire uno stadio innovativo e all’avanguardia dei più recenti realizzati in Europa. Si ricorda, infine, – come già sopra evidenziato per la proposta di JM Studio – che seppur la c.d. Legge Stadi esprime una sorta di preferenza per il recupero degli impianti esistenti, è altrettanto vero che le disposizioni in essa contenute riconducono lo schema procedimentale allo specifico (e speciale) istituto del Progetto di Finanza (Project Financing), con la conseguenza che l’Amministrazione aggiudicatrice non può in alcun modo prescindere dai contenuti espressi nella proposta del privato; in aggiunta, la volontà delle Società proponenti di creare un nuovo stadio innovativo ed un museo del calcio in un ambito nuovo e rigenerato come il distretto sportivo proposto è, quindi, sicuramente di interesse dell’Amministrazione anche in termini di visibilità e attrattività della Città stessa e della sua volontà di crescita e di innovarsi". 

Sezione: News / Data: Dom 22 gennaio 2023 alle 17:19
Autore: Christian Liotta / Twitter: @ChriLiotta396A
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