L'Inter ha scelto Pioli, ma la scelta non è stata immediata e ha richiesto molti ragionamenti da parte della società: il famoso "casting". Proprio queste consultazioni hanno attirato molte critiche sulla società nerazzurra, rea di essere disorganizzata e non unita. La Gazzetta dello Sport però riporta il parere di Dino Ruta, Direttore scientifico FIFA Master Sport, che va decisamente contro corrente: "I problemi societari di Inter e Milan, le esitazioni, le mosse false o presunte tali, stanno aprendo un dibattito che rischia di perdere di vista il senso di quello che sta succedendo, che è epocale. Il calcio italiano sta entrando nella globalizzazione, ci sono nuovi capitali che permettono di attirare i campioni e costruire gli stadi, ma tutto ciò ha un prezzo. Vediamo comportamenti molto diversi da quelli a cui siamo abituati: le linee di comando si sono allungate, tra chi decide e chi esegue spesso passa troppo tempo, mentre il calcio ha bisogno di ritmo e velocità. Però la globalizzazione vuol dire anche apprendimento e pazienza. Lo sport insegna che per vincere occorre perdersi e sapersi rialzare".

"Ogni novità non è sempre una barzelletta. Il casting per la direzione tecnica viene chiamato, in ambito internazionale, processo di selezione, un lavoro per trovare la persona giusta. Sono stati sbagliati tempi e modi, ma credo che tifosi e addetti ai lavori non si siano immedesimati con chi non conosce il calcio ma ci vuole investire".

"Le nuove società hanno bisogno di competenze manageriali e ognuno di noi deve cambiare il modo in cui le vede. Il cambiamento passa dai capitali stranieri, i loro errori e la capacità di vincere insieme per una sfida globale. Mettiamo da parte facili battute che vogliono ridicolizzare proprietari e manager che non parlano l'italiano, ma che possono aiutarci a tornare protagonisti nel calcio internazionale".

Sezione: News / Data: Mar 08 novembre 2016 alle 12:47
Autore: Matteo Serra / Twitter: @MattSerra5
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