"Massimo Moratti, un presidente-tifoso; Erick Thohir un presidente-manager. Due modi completamente diversi di vedere e di gestire una società di calcio". Così Gianluca Rossi direttamente dal suo sito. "Uno ha sempre anteposto la passione ai conti fino a farsene travolgere, l'altro ha sempre seguito più che le partite di calcio quelle doppie dei bilanci. Uno, se gli girava, si svegliava la mattina e comprava Ronaldo, all'epoca il calciatore più forte del mondo, l'altro è cresciuto a pane e marketing. Uno sognava e faceva sognare a suon di nomi altisonanti, l'altro vive di realismo. In realtà, fuori dai tipici polveroni mediatici da fine stagione, mi stupisco di chi si stupisce. Era logico che due uomini con filosofie tanto diverse potessero avere qualche giro a vuoto prima di incontrarsi, ma il bene comune è l'Inter, perché per uno è sempre una questione di cuore e per l'altro è comunque una questione di orgoglio. E che il bene comune sia l'Inter i due se lo sono ribaditi a chiare lettere anche durante l'ultima abbuffata di Inter, fino alla cosa più importante, il denaro necessario per risanare e rilanciare il club: i 230 milioni di euro garantiti da fondi internazionali. Insomma, al di là di comprensibili difficoltà, la macchina si è rimessa in moto, ma per tornare a pieni giri occorreranno due, tre anni e tanta pazienza, quella di cui dovrà armarsi giocoforza il pubblico interista".

Sezione: News / Data: Dom 01 giugno 2014 alle 02:30 / Fonte: gianlucarossi.it
Autore: Alessandro Storino / Twitter: @lostor83
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