Il consueto pensiero di Roberto Omini dalle pagine di Sportmediaset.it è riferito al match di ieri sera tra Inter e Napoli: "Un grande Napoli. Un’Inter non più malata, ma convalescente. E un pessimo arbitraggio: o un pessimo arbitro. Bisogna parlare di tutto, nel caotico Inter-Napoli 0-3. A cominciare dalla forza ormai assodata di un Napoli che è cresciuto, eccome. In Italia e in Europa, con e senza Cavani, in casa e in trasferta, contro il Milan al San Paolo e contro i nerazzurri a San Siro, un doppio esame di maturità superato col gioco, l’ardimento, la classe dei campioni e lo spirito di un gruppo formidabile. In mezzo ci sono stati il Chievo e la Fiorentina, si erano persino intravvisti segnali di malumore, Mazzarri aveva subito sollevato lo scudo di protezione: la risposta (Villarreal e Inter) è stato sontuosa. Ogni traguardo è possibile.

L’Inter rivista e corretta e –così si dice- normalizzata da Claudio Ranieri guarda oltre lo 0-3, che numericamente è catastrofico. La sconfitta con un Napoli così ci può stare, il numero dei gol non conta. Dalla crisi della gestione-Gasperini, la squadra ha cancellato un paio di zeri nel reparto vittorie, si è rimessa in moto e va incontro a una stagione che, è bene dire, sarà tutt’altro che facile. Nel senso che l’Inter del Triplete è lontanissima, e anche quella del mini-Triplete della scorsa stagione non è ripetibile. L’Inter è una squadra con chiari segnali di logorio: qualche giovane può rinvigorirla, un allenatore come Rnaieri sa e saprà gestirla, ma deve porsi obiettivi alla sua portata, non volare verso miraggi dell’era-Mourinho.

L’arbitro Rocchi, infine. Ha sbagliato troppo, ha rovinato una grande sfida, ha danneggiato l’Inter e la partita, e anche il Napoli in fondo, per l’immagine che alla fine rimane della notte di San Siro, si parla troppo di un arbitraggio e troppo poco di una grande impresa".

Sezione: News / Data: Dom 02 ottobre 2011 alle 18:38
Autore: Fabrizio Romano
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