In attesa di ritrovare una panchina dopo l'ultima esperienza al Siviglia, Vincenzo Montella ha analizzato quanto visto in queste prime giornate di campionato ai microfoni di Radio Anch'io Lo Sport. "E' la dimostrazione che la Serie A è sempre difficilissima - dice l'allenatore -. L'arrivo di Ronaldo ha creato competitività e le rivali della Juventus si sono rafforzate un po' tutte. Hanno però cambiato tanto e ci vuole pazienza. Credo sarà un campionato di livello più alto degli ultimi".

Cosa pensa di quanto sta accadendo quest'anno al Var?

"Non so di preciso le statistiche del Var quali siano, per ora c'è una porzione molto piccola di partite in questa stagione. Sui rigori concessi bisognerebbe capire quante volte si è arrivati in area. Penso però che la Var abbia migliorato il calcio, perché i difensori stanno più attenti. Naturalmente quando si è davanti all'episodio chiaro e non sanzionato la rabbia aumenta. E' fondamentale soprattutto determinare quando è fuorigioco o no, i falli chiari. Sono episodi che magari ti fanno perdere una finale. La chiarezza sul gol-non gol, ad esempio, è stata fondamentale".

Come vede le italiane in Champions?

"Le coppe europee hanno un fascino particolare. Io ne ho un buonissimo ricordo con la Fiorentina. Le italiane hanno tutte le possibilità per giocarsela alla pari. La stessa Inter credo domani farà una gara all'altezza. Per la Roma col Real è un po' più difficile anche se magari col nuovo allenatore potrebbe aver bisogno di un periodo di ambientamento. Mi auguro comunque facciano tutte bene".

Ha ragione Mancini sull'utilizzo dei giovani italiani in Serie A?

"I giovani italiani non trovano spazio perché all'allenatore di club viene chiesto di arrivare al risultato subito. Ci sarebbe bisogno di tempo e il tecnico non lo ha. Capisco perfettamente Mancini, se non si mette un parametro per far giocare gli italiani, inevitabilmente l'allenatore è costretto a far giocare la squadra più pronta. La Fiorentina sta facendo giocare molto i giovani italiani, ad esempio, ma servirebbe un vincolo. Potrebbe essere un esperimento quello di far giocare un minimo di italiani in una competizione come la Coppa Italia".

Sezione: News / Data: Lun 17 settembre 2018 alle 10:30
Autore: Mattia Todisco
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