Marini: "L'Inter ha tutto per vincere, sia in Italia che in Europa. La Uefa del 1994? Facemmo una scelta, grande soddisfazione"

Intervistato da Radio Nerazzurra, Gianpiero Marini ha parlato del passato e del presente dell'Inter. "Arrivai a Milano dal Varese e cambiai ruolo, passando da regista a interditore visto che davanti a me c'era un certo Sandro Mazzola. E lì è stata la mia fortuna visto che quello era il ruolo che più mi si addiceva – ricorda Marini –. Il calcio è cambiato, soprattutto dal punto di vista tecnico: negli anni '70, '80 e '90 era predominante, ora c'è più spazio al fisico. Eppure si resta abbagliati ancora dalle giocate di Messi, come in passato succedeva con Baggio o Mazzola. Tardelli e Matthaeus furono grandissimi campioni della mia epoca in quel ruolo, così come Oriali".

Sulle dichiarazioni di Agnelli sulla Champions.
"La Juve, se vuole confrontarsi a livello finanziario con le big, deve raddoppiare la capitalizzazione di borsa. Ed è normale che faccia di tutto per raggiungere l'obiettivo. L'Inter? In questo momento è una grandissima società a 360 gradi. Ha davanti un futuro importante. Dovrebbe essere quotata in borsa negli anni a venire se vorrà proiettarsi tra le primissime al mondo".

Inter da scudetto?
"Assolutamente sì. Quest'anno è stato rivoluzionato un po' tutto e anche molto bene. Ci sono Marotta, Conte, Oriali... Ci sono qualità sia a livello societario che di giocatori. Barella, per dire, secondo me è un campionissimo. Può competere sicuramente per vincere sia in campionato che in Europa".

Si torna alla Coppa Uefa del 1994.
"La difficoltà di quell'anno fu principalmente il grande numero di infortuni. E io li trovai un po' demoralizzati. Su due fronti non potevamo competere, allora abbiamo ragionato e focalizzato l'attenzione sulla coppa. Poi con un po' di fortuna siamo riusciti a vincerla, una grandissima soddisfazione".

Le porte chiuse possono incidere sul rendimento?
"Tantissimo, i giocatori devono sentire il pubblico. La partita perde d'intensità e anche di concentrazione. Non è certamente positivo. Io non ci ho mai giocato in carriera. E anche la pausa non aiuta. In ogni caso, la Juve deve stare molto attenta ai nerazzurri che, secondo me, hanno tutto per far male".