Estroso, passionale e irregolare. Così Matteo Marani parla di Mario Corso, scomparso oggi all'età di 79 anni, ai microfoni di Sky Sport: "Mario è stato l'irregolare di quella squadra, proprio perché il più diverso da tutti aveva un suo pubblico di fedelissimi e devoti, come una sorta di Chiesa. È stato un giocatore divisivo, c'era chi lo amava tantissimo, che pendeva dalle sue giocate di sinistra, dalle sue punizioni a foglia morta che è diventato una sorta di copyright. C'era chi come il mago Herrera o Sandro Mazzola non lo accolsero alla stessa maniera. Centodue partite, 75 gol soltanto in campionato, la punizione a foglia morta che fu la specialità di questo giocatore estroso, creativo, istintivo. Con l'Inter ebbe un rapporto unico, non fu lo stesso con la Nazionale. Per Angelo Moratti, Corso fu come Recoba per Massimo: estro, genio, passione".

VIDEO - ADDIO MARIO CORSO, IL PIEDE SINISTRO DI DIO

Sezione: News / Data: Sab 20 giugno 2020 alle 23:10
Autore: Egle Patanè / Twitter: @eglevicious23
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