Interessante approfondimento di Luigi Garlando sulla Gazzetta dello Sport. Sul banco degli imputati finiscono le amichevoli di lusso e le tournée estive. E non solo per una questione meramente di risultati: c'è anche un discorso... romantico. 

"Inter e Milan hanno ammassato sei partite senza segnare un gol. La Roma contro Sporting Lisbona e Barcellona non ha fatto un solo tiro in porta. È questo che impressiona più delle sconfitte, che contro squadre più rodate ci stanno: la mancanza dei gol che dovrebbero essere frutti di stagione come il cocomero e le fragole. Che estate sarebbe senza l’anguria? Impressiona soprattutto i bambini che oggi hanno 50 anni e che un tempo, con i calzoni corti, si incamminavano verso l’edicola per scoprire quanti gol avesse segnato il loro centravanti, che era più fascinoso di Sandokan e di tutti gli eroi possibili. Senza internet, senza i notiziari fiume, senza le tv commerciali, un tempo certe cose te le svelava soltanto la Gazzetta del giorno dopo. Quei bambini s’incamminavano verso l’edicola assolutamente sereni, assolutamente certi che la loro squadra avesse vinto e seppellito la Rappresentativa dei Monti Pallidi o l’Atletico Tagliaboschi sotto una montagna di gol e che il loro Sandokan ne avesse segnati una manciata. C’era solo da scoprire quanti numerini fossero allineati accanto al suo nome: Boninsegna al 3’, al 14’, al 22’, al 35’, al 41’... Vittorie inutili, facili illusioni. Ma l’estate è questo: sognare il meglio. L’adolescente che abborda la svedesina in Riviera, le promette amore eterno alla prima sera. Non accadrà, ma è bello dirlo. Ho scritto t’amo sulla sabbia. L’estate è la libertà, canta Jovanotti. Per quei bambini con i calzoni corti che s’incamminavano verso l’edicola, lo era davvero. La libertà dalla scuola, da un fiocco sotto la gola, ma anche dal timore di una sconfitta e dalla tensione di un confronto. L’estate era la certezza di una vittoria larga e della goleada del centravanti: più palloni in rete che semi in un’anguria. Oggi in agosto è già tutto maledettamente serio. Dopo le vittorie su Barça e Chelsea, i tifosi viola, che prima contestavano, ora sbranano gli abbonamenti. Quelli dell’Inter, prima euforici, ora mollano la squadra: a Parma per la prossima amichevole è annunciato un vuoto imbarazzante. Come se le prime partite avessero già dato sentenze inappellabili. L’estate sembra l’autunno. Tutto subito serio, come se l’adolescente in Riviera dicesse alla svedesina: «Ti stimo e ti rispetto». Le sfide a Barcellona e Real dovrebbero arrivare in coda alla stagione e al desiderio, come un premio. Non così, come una pagella a inizio anno scolastico. Poche illusioni, tante sconfitte, molti infortuni. Subito la coscienza adulta del dolore e della supremazia altrui. Ma perché? I genitori danno risposte che i piccoli non comprendono: brand, fair-play finanziario, bugdet... Ai bambini di 50 anni quelle reti vuote e quei Sandokan imballati (Icardi, Bacca...), senza numerini accanto, mettono tristezza. Come un’estate senza angurie. Ridateci i Monti Pallidi". 

 

 

Sezione: News / Data: Ven 07 agosto 2015 alle 16:09 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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