All'interno della propria rubrica su SportWeek 'Ripartenze', il giornalista della Gazzetta dello Sport Luigi Garlando torna sull'allontanamento di Andrea Stramaccioni dalla panchina dell'Inter. Evidenziando come, in un certo senso, l'attuale rivoluzione messa in atto da Erick Thohir avesse una sorta di antesignano nel nuovo allenatore dell'Udinese: "Strama viene scaricato da Massimo Moratti, che fino a pochi minuti prima gli aveva confermato la fiducia e la volonta di proseguire insieme per mettere in atto la rivoluzione che avrebbe rilanciato l'Inter. (...) Il giovane allenatore romano aveva stilato un piano di intervento radicale. Rimozione di giocatori che turbavano lo spogliatoio (Cassano) e uscita dei senatori, spompi e politicamente ingombranti, con blocco dei rinnovi. Preparatore atletico dipendente dall'allenatore e non dallo staff medico. Rifondazione tecnica con giocatori giovani per un calcio moderno e coraggioso (4-2-3-1, 4-3-3), a base di esterni offensivi, da sempre pallino tattico di Stramaccioni. Era già stato bloccato Pierre-Emerick Aubameyang. Moratti aveva condiviso il piano, ma vista l'impossibilità di investire e la necessità di vendere il club, è stato costretto a scaricare a malincuore il tecnico".

Tutti interventi che poi, aggiunge, si sono verificati con l'avvento di Erick Thohir e l'arrivo sulla panchina nerazzurra di Walter Mazzarri. "Ora Mazzarri dice che passerà alla difesa a 4. Cercherà di incamminarsi verso un calcio più moderno, magari con esterni più tecnici e offensivi. E così il rivoluzionario piano di rilancio dell'Inter progettato da Stramaccioni sarà portato a termine del tutto. Possiamo dire che quindi Strama una squadra ce l'aveva già: è l'Inter che sta cambiando sotto Thohir e che Mazzarri cerca di caratterizzare; l'Inter dei giovani Kovacic e Icardi, acquisti di Stramaccioni che si sono imposti nonostante la diffidenza del successore". 

 

Sezione: News / Data: Sab 14 giugno 2014 alle 12:13
Autore: Christian Liotta
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