"Dal punto di vista del morale, la Lazio sta meglio perché ha ottenuto qualcosa in più. E’ vero però che l’Inter aveva davanti una squadra che, anche priva di Messi, è abituata a giocare questo tipo di gare, ha una cultura tattica e una forza consolidata, quindi c’erano delle avvisaglie che potevano far credere che ai nerazzurri sarebbe andata male. In campionato però il gruppo di Spalletti sta facendo bene, ha vinto meritatamente e convincendo il derby la scorsa settimana. Credo quindi che entrambe le squadre hanno un buon umore e si affrontano a testa alta". Ai microfoni di Laziopress.it, Riccardo Ferri inquadra così il morale di Lazio e Inter dopo gli impegni della settimana europea in vista della sfida dell'Olimpico di domani sera.

C’è una partita particolare contro la Lazio che ricordi maggiormente ed un avversario biancoceleste che ti viene subito in mente pensando a questa gara? 
"Senza dubbio Boksic, ho ancora la sua maglia sotto le unghie (ride, ndr); ci aggrappavamo un po’ a vicenda, volevo limitare il suo strapotere fisico. Aggiungo inoltre Riedle, perché ho avuto l’opportunità di marcare anche lui. Sicuramente due giocatori di grande spessore. Ho anche un ricordo mio personale di questa partita: feci un gol in un Lazio-Inter a pochi minuti dall’inizio dove vinsi mille bottiglie di vino che però non mi furono mai consegnate. C’era questa posta in palio per chi avrebbe siglato la rete più veloce della domenica ma quelle bottiglie le avrà bevute qualcun altro".

Sarà una partita avvincente più per la classifica o per la voglia dei biancocelesti di riscattarsi dopo la sconfitta nell’ultima gara di campionato?
"Entrambe le squadre vogliono punti: la Juventus anche ieri ha dimostrato di avere la forza di ribaltare i risultati. Sia Lazio che Inter inseguono la Champions, a questa corsa si aggiungerà il Milan che ha sicuramente questo come obiettivo, il Napoli poi è li davanti, quindi i biancocelesti e i nerazzurri devono tenere il passo. Sarà una partita molto fisica, entrambe le compagini arrivano dagli impegni europei che tolgono qualcosa dal punto di vista fisico: avrà la meglio chi avrà una disposizione tattica più equilibrata".

Si è parlato molto del passaggio di de Vrij all’Inter, ma la Lazio ha trovato in Acerbi un punto fermo della difesa. Qual è il tuo parere su questi due giocatori?
"De Vrij ha lasciato un segno nella Lazio perché è un giocatore di indubbie qualità, ma i capitolini sono stati bravi come sempre sul mercato ed hanno preso un giocatore che io stimo molto. Acerbi ha qualità, è sempre attento, è  fisico, ha carattere: si è calato molto bene nella realtà Lazio, non avevo dubbi è un ragazzo che esce dal campo dopo aver dato tutto ed il popolo laziale questo lo ha apprezzato immediatamente".

Immobile contro Icardi, i capocannonieri della scorsa stagione: chi riuscirà ad avere la meglio domani?
"Entrambi hanno due squadre alle spalle che gli permettono di far emergere la loro qualità da bomber. Li vedo tutti e due decisivi, non c’è uno che prevale sull’altro. Immobile ha avuto un po’ di difficoltà e qualche critica in Nazionale dove non è riuscito ad esprimersi, ma è un ragazzo che in campionato è concreto. E’ il vertice alto della sua squadra, un punto di riferimento. Non tralascerei neanche Caicedo che sta crescendo ed in Europa League ha dimostrato di avere grandi qualità".

Quella dell’Olimpico è una partita che dirà molto sulla classifica finale?
"Credo sia troppo presto per tirare conclusioni riguardanti il raggiungimento di certi obiettivi. E’ una gara che dirà molto per la squadra che otterrà punti, perché la compagine vincente prenderà consapevolezza di poter puntare in alto. E’ uno scontro diretto tra due società ambiziose, che vogliono accorciare il gap con Juventus e Napoli e lo fanno attraverso il mercato ed i progetti. L’Inter in questi giorni ha sistemato anche i quadri societari e vuole arrivare a grandi risultati. La Lazio ha avuto delle cessioni importati ma riesce sempre, attraverso il suo quadro dirigenziale, a portare dal mercato giocatori meno conosciuti, valorizzandoli e facendoli diventare top player.

In questo avvio di stagione sono state un po’ discusse le prestazioni di Milinkovic e Luis Alberto. Quanto pesa alla squadra non avere questi giocatori al 100%? 
“La Lazio può fare a meno di loro, ma solo per qualche partita. I biancocelesti hanno una rosa importante, ma questi due giocatori hanno la capacità di fare la differenza nei loro ruoli. Milinkovic, come Perisic, fatica a trovare la condizione dopo il mondiale di Mosca. Luis Alberto ha qualche pressione in questo momento. Per loro si tratta solo di un periodo poco brillante. Non tralascerei poi l’aspetto dell’allenatore, che io stimo molto. Simone sta facendo un lavoro straordinario con un progetto forte: riesce a trasformare le difficoltà in punti di forza. Tanto di cappello a lui che sta facendo un lavoro strepitoso”.

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Sezione: News / Data: Dom 28 ottobre 2018 alle 20:37
Autore: Stefano Bertocchi / Twitter: @stebertz8
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