Intervenuto durante il ‘Festival dello Sport’ organizzato da La Gazzetta dello Sport, Urbano Cairo, presidente del Torino, fa il punto sull'andamento del calcio con il riaffacciarsi del problema Covid-19: "Tra marzo e aprile c'è stato questo fulmine a ciel sereno che ha sconvolto la vita di tutti, fermando anche il calcio e lo sport. Grazie al lockdown le cose sono migliorate e la gente ha capito quali sono gli atteggiamenti da tenere. I medici e gli infermieri inizialmente erano in condizioni difficilissime e ora no. Le cure non si conoscevano e non si sapeva come approcciare la malattia. Ora entriamo in una stagione più rigida e i casi sono aumentati in maniera importante come Francia, Germania o in Inghilterra. Anche qui stanno aumentando ma abbiamo alcune regole certe, da Uefa e Figc e Lega, che ci permettono di cercare di andare avanti, cercando di essere collaborativi e di venirsi incontro il più possibile. Andare avanti con lo sport è un valore, anche per la gente che sta a casa. C'è un protocollo messo a punto che potrebbe essere lievemente emendato. Dobbiamo procedere in sicurezza ma è importante andare avanti".

Il protocollo va rivisto o no?
"Il protocollo è stato lungamente discusso e ponderato. Se ci sarà qualcosa da fare per emendarlo si può fare ma prima di tutto va rispettato. La vita deve andare avanti, non ci si può fermare perché le cose saranno ancora peggiori. Il protocollo si può rivedere in piccole parti. Abbiamo la Uefa che ha fatto delle regole e sono una base che va tenuta. Se c'è qualcosa da fare per migliorare le cose vediamo, ma l'importante è procedere per proteggere lo sport e dare uno spettacolo alle persone che vogliono continuare a vederlo".

Ci dovremo abituare a partite con tanti assenti tra i titolari?
"Purtroppo sì ma questo accadeva anche prima. Gli infortuni c'erano ed erano all'ordine del giorno. E' una cosa diversa, peggiore, nel momento in cui i contagi sono più ampi ci sono delle regole. Dobbiamo adattarci a questo mondo nuovo. Speriamo duri poco grazie a cure e vaccino. Adesso dobbiamo andare avanti, è un calcio di guerra ma dobbiamo cercare di continuare per salvaguardare il nostro mondo e per dare uno spettacolo a chi è a casa".

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Sezione: News / Data: Sab 10 ottobre 2020 alle 08:00 / Fonte: TMW
Autore: Stefano Bertocchi / Twitter: @stebertz8
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