In occasione dei suoi 70 anni, anche Tuttosport ha intervistato l'ex nerazzurro Roberto Boninsegna.

Boninsegna, qualche ex compagno le ha già fatto gli auguri?
"Ho sentito Mario Corso e Aristide Guarneri. E pochi giorni fa Gigi Riva che compie gli anni poco prima di me, il 7 novembre".

Corso e Guarneri, due colonne della Grande Inter. E’ quella la squadra a cui è rimasto più legato?
"Mi capita spesso di parlare anche con Tardelli e Gentile. Sono nato e sono sempre stato tifoso interista. E con la squadrone di Herrera ho vinto tutto. Ma sono affezionato anche a Cagliari e Juventus perché coi rossoblù ho iniziato e coi bianconeri ho concluso la mia esperienza in Serie A. E anche a Torino siamo riusciti a vincere nello stesso anno in Italia e Europa: scudetto e Coppa Uefa. All’Inter campionato e Coppa Campioni".

Che effetto le fa l’Inter che passa dalla famiglia Moratti agli indonesiani?
"E’ una sensazione particolare perché l’Inter e i Moratti sembrano la stessa cosa. Ma purtroppo non sono riusciti ad andare avanti da soli. Però, da quello che sento e leggo, è ancora possibile che Massimo Moratti resti vicino al club. Speriamo".

Non è stato coinvolto dalla nuova dirigenza?
"No, fino a due anni fa ero osservatore dell’Inter ma poi non è stato rinnovato il contratto. Adesso mi piace andare a vedere le partite, dalla Serie A alla Seconda Divisione, per tenermi aggiornato".

E vede qualche calciatore interessante?
"Quando ero selezionatore della rappresentativa di Serie C ho allenato giocatori che hanno fatto una bella carriera in A, come Abbiati, Amelia e Toni. Non è più giovanissimo, ma se devo fare il nome di un calciatore che mi piace dico Pazzini. E’ un centravanti vecchio stampo".

Si è parlato molto della sua visita agli operai delle cartiere Burgo in crisi. I calciatori non potrebbero fare molto di più per sensibilizzare l’opinione pubblica?
"Non so, non voglio fare polemiche con colleghi ed ex colleghi. Io sono andato in quella fabbrica perché mio padre ci ha lavorato per 36 anni. E quando era nella commissione interna del sindacato faceva battaglie per problemi che possono essere attuali ancora oggi".

Che regalo vorrebbe dal calcio per i suoi 70 anni?
"Vorrei che finissero tutti questi scandali che hanno rovinato il calcio negli ultimi 20 anni. Scommesse, partite vendute. Sono stati coinvolti calciatori, arbitri, designatori, moviolisti. Basta, non è possibile andare avanti così"

Sezione: News / Data: Mer 13 novembre 2013 alle 21:21
Autore: Alessandra Stefanelli / Twitter: @Alestefanelli87
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