"Avevo un ottimo rapporto con Facchetti, si parlava anche al telefono per chiedere determinate cose. Forse in qualche occasione si è andato oltre quello che poteva essere il lecito...". Con queste parole l'ex arbitro Massimo De Santis, uno dei principali imputati di Calciopoli, per discolparsi mise in mezzo l'indimenticato Giacinto Facchetti, accusato così di aver fatto parte del giro di sotterfugi e macchinazioni che sono emersi nel 2006. Oggi De Santis si pente di quelle parole, che hanno infangato la memoria di Facchetti, e manda una lettera di scuse alla sua famiglia, che ha così deciso di ritirare la querela nei suoi cinfronti: "Oggi non ripeterei quelle parole - scrive De Santis - che non corrispondono per nulla al vero. Quelle frasi, di cui mi dolgo, sono false e gravi per l'offesa che hanno creato alla memoria di una persona sempre correttissima. Mi dispiaccio di quelle parole per le quali mi scuso pubblicamente".


 

Sezione: News / Data: Ven 16 ottobre 2009 alle 10:55
Autore: Fabio Costantino
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