"Esiste un piano B e un piano C, ma l’Inter ha un punto fermo ce l’ha: il piano A, ovvero il pareggio di bilancio e l’obbligo di non sforare i parametri del fair play finanziario Uefa". Questo l'incipit dell'articolo dedicato all'Inter che trova spazio sulle colonne del Corriere della Sera nella sezione 'Sport'. Il discorso economico, ovviamente, è legato a doppio filo agli obiettivi sportivi che raggiungerà la squadra, con il terzo posto che rimane un sogno e il più realistico pensiero che conduce all'Europa League, che, tra diritti e botteghino, potrebbe portare in dote 15 milioni. In questo senso, la società si augura di non dover passare dalle forche caudine del preliminare che costringerebbe a iniziare la stagione a fine luglio e a rinunciare alla tournée negli Usa. Anche in questo caso - evidenzia il Corsera - l’Inter non smobiliterà, a meno di offerte insensate e l’intenzione è quella di prendere al massimo 4-5 giocatori nuovi.
Di certo - chiosa il quotidiano milanese - non si vedranno più operazioni 'alla Kondogbia', con esborsi superiori ai 30 milioni: l'idea è quella di percorrere una strada opposta a quella tracciata da Berlusconi per il Milan (giovani e italiani), insistendo su giocatori pronti e rivendibili, leggi Murillo e Miranda.

 

Sezione: In Primo Piano / Data: Sab 02 aprile 2016 alle 13:33
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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