Dopo la stangata dell’Uefa, l’Inter deve ripartire. I dettagli erano noti da tempo e dunque i nerazzurri avevano già iniziato a programmare il mercato secondo i paletti del Fair Play Finanziario. La Gazzetta dello Sport spiega le strategie di Piero Ausilio, che dal prossimo mercato potrà spendere solo quanto incassato (non vanno contate le rate, ad esempio, di Xherdan Shaqiri che rientrano nel mercato scorso). Bisognerà poi ridurre il monte ingaggi: a fine stagione l’Inter si rlibererà di quelli pesanti di Campagnaro, Felipe e Jonathan (in scadenza), Podolski (fine prestito) e di qualcun altro tra Vidic, Andreolli, Nagatomo, Dodò e Kuzmanovic. Ma servirà un sacrificio e tra i pezzi pregiati il papabile sembra essere Mateo Kovacic.

Visto il veto assoluto alla cessione di Mauro Icardi, infatti, il croato resta il primo candidato all’addio. Roberto Mancini vorrebbe aspettarne l’esplosione e fin qui non sono comunque arrivate offerte importanti (solo 10 milioni dal Liverpool). I Reds dovranno raddoppiare l’offerta e inserire, magari, Skrtel come contropartita. Avendolo pagato 16 nel gennaio 2013, cedendolo a 22-23 milioni i nerazzurri farebbero un’importante plusvalenza. 

“Ma Kovacic non può bastare. Ecco perché in presenza della giusta offerta potrebbero partire anche Hernanes - soprattutto se confermerà il buon finale di stagione -, Juan Jesus e Guarin. Ma pure Handanovic, che sta riflettendo sul rinnovo e piace alla Roma, disposta a mettere sul piatto 8 milioni. L’Inter però ne vorrebbe 11. Quelli pagati all’Udinese nel 2012. Un’altra voce importante per il tesoretto necessario per portare a casa Tourè e Dybala (o i suoi «fratelli», se davvero Paulo andrà alla Juve, è stato proposto Gaston Ramirez) riguarda quei club chea determinate condizioni saranno obbligati a riscattare i vari Alvarez (11 milioni, se il Sunderland si salverà), Mbaye (Bologna), Schelotto (Chievo), Alvaro Pereira (Estudiantes) e la possibilità di cedere una serie di giovani del vivaio molto ambiti. Anche se Mancini sa bene che sulla linea verde bisognerà anche puntare, sia valorizzando i Primavera già nel giro della prima squadra (Gnoukouri su tutti) sia pescando giovani di prospettiva a prezzi umani. Ora tocca all’equilibrista Ausilio”, scrive la rosea.

Sezione: In Primo Piano / Data: Sab 09 maggio 2015 alle 08:28 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Redazione FcInterNews.it
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