Dopo la conferenza stampa pre-Werder, Rafael Benitez ha rilasciato le seguenti dichiarazioni ai microfoni di SkySport24.

C'è il rischio che la partita con il Werder passi in secondo piano?

"Noi vogliamo fare bene. Questa è l'idea, ma poi è sempre il campo a giudicare. Io, comunque, mi aspetto che tutti facciano il massimo, anche se magari qualcuno sarà meno concentrato di altri".

Le assenze: fuori anche Milito e Sneijder.

"Milito non era pronto al 100 per cento, mentre Sneijder era un po' affaticato e abbiamo preferito non portarlo con noi".

Chi è sicuro di recuperare per il Mondiale?

"Sicuro non si può mai dire. Il nostro pensiero è quello di riavere tutti. Julio Cesar, Maicon, Chivu, Milito e gli altri: tutti dovrebebro tornare a disposizione. Poi è chiaro che c'è differenza tra tornare ed essere pronto per i 90 minuti".

Moratti non vuole 'figure del cavolo': come ha preso queste parole?

"Conosco il presidente e so che lui vuole sempre vincere. Anche io sono della stessa opinione e quindi andiamo d'accordo. Vogliamo vincere domani e il Mondiale. Con Moratti ho parlato ad agosto, a settembre e riparleremo a gennaio. Lui sa tutto".

Possibile un ritorno sul mercato?

"Ora non voglio parlare di mercato o alzare la voce in tal senso: preferisco risparmiarla per la partita di domani, che è la cosa più importante".

Werder in ripresa.

"Sì, so che loro non vorranno lasciare i propri tifosi con una brutta prestazione. Noi, però, vogliamo vincere".

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Ecco le risposte del tecnico spagnolo nella conferenza stampa.

Defezioni importanti. "Milito non è ancora disponibile, mentre per Sneijder abbiamo preferito scegliere il riposo dopo tante gare. Lucio, invece, è influenzato. Tutti quelli che sono qui a Brema possono giocare, ma deciderò solo domani. Voglio valutare bene la condizione di ogni singolo".

L'importanza del match col Werder. "Per noi è importante vincere per qualificarci da primi nel girone. Comunque anche il Werder vorrà fare bene, ma noi scenderemo in campo con l'idea di vincere la partita. Sappiamo anche che la nostra vittoria può incidere anche sul calcio italiano, per quanto riguarda il coefficiente Uefa, infatti la nostra idea è di fare bene per qualificarci da primi".

Un futuro in Germania per Rafa? "La mia sfida è l'Inter, fare bene domani, vincere il Mondiale per Club, portare la squadra ad altri successi. Per noi quella di domani è una gara che vale dieci, con i calciatori che abbiamo, ma ognuno che andrà in campo dovrà essere pronto per vincere. Non posso esprimere giudizi sulla veridicità della gara del Twente, perché non conosco quella realtà. Io conosco solo l'Inter che vuole vincere. In campo domani saranno tutti concentrati al cento per cento".

Poi Benitez fa il 'bis' sugli assneti illustri. "Milito non è ancora al cento per cento: è una decisione medica, non rischia per il Mondiale ma non è ancora al meglio, quindi era inutile forzare. Per quanto riguarda Sneijder, essendo un po' affaticato, abbiamo scelto di lasciarlo a casa in vista di Abu Dhabi. Pensiamo poi che Julio Cesar e Maicon saranno disponibili per giocare il Mondiale per Club: stanno lavorando tanto ma andranno comunque verificati in allenamento. Per me quella di domani in ogni caso è una gara che vale dieci, è importante e chiunque andrà in campo darà il massimo".

Sul podio del Pallone d'Oro, orfano di Sneijder. "Non ho niente contro i campioni spagnoli che sono sul podio del Pallone d'Oro, ma non capisco con quale criterio si è votato. Mi spiace per Wesley così come mi era dispiaciuto per Milito, però non riesco a capire se è contato più il Mondiale o tutto quello che è stato fatto nella stagione".

Ancora sulla Champions. "Penso che l'Inter abbia fatto bene in Champions, non credo che abbia fatto delle figure: ci siamo qualificati e sono orgoglioso di quello che la squadra ha fatto, quindi cerchermo di fare il massimo anche domani, con l'idea di vincere la partita".

Decisivo il Mondiale per Club per il futuro della sua panchina? "Io, il presidente Moratti e Marco Branca ci siamo parlati prima del mercato e dopo la chiusura del mercato. Loro ed io sappiamo che cosa ci siamo detti e lavoriamo insieme. Che cosa ci siamo detti resta tra noi, ovviamente. Sono ragionamenti sull'equilibrio delle forze nel campionato italiano. Le dichiarazioni di Moratti come punture? Lui vuole vedere vincere la squadra e pure io lo voglio".

Sezione: In Primo Piano / Data: Lun 06 dicembre 2010 alle 19:35 / Fonte: Sky - inter.it
Autore: Alessandro Cavasinni
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