"Sarà un campionato complicato: si riprende dopo aver smesso da poco, senza una preparazione normale, con amichevoli soft e giocatori ancora alle prese col Covid". Lo dice Walter Zenga, intervistato dalla Gazzetta dello Sport.

Pirlo allenatore della Juve: cosa ha pensato?
"Sicuramente non sono stato uno di quelli che ha detto: “Ah, che scandalo, allena subito la Juve”. Chi se ne frega se non ha mai allenato: inizierà. Avrà chi lo aiuterà in campo, una società che lo sosterrà, la capacità intellettuale di saper gestire le situazioni. Mi sarebbe piaciuto fare la stessa cosa all’Inter, ma non è successo...".

La cosa più difficile sarà convincere Ronaldo che a 35-36 anni non è necessario giocare 50 partite all’anno?
"Ai miei giocatori dico sempre: dobbiamo essere così bravi e fortunati da sapere quando far riposare a turno qualcuno, per consentirgli una settimana intera di lavoro. La tecnologia aiuta, i medici e i lab anche, ma l’occhio dell’allenatore e il suo dialogo onesto con i giocatori sono ancora le uniche cose che funzionano di sicuro. Se Ronaldo dovrà riposare, Pirlo farà bene a farlo riposare. E idem Conte con Lukaku».

Per l’Inter è l’anno dell’ora o mai più?
"Ora o mai più no. Però Conte è rimasto, la stagione scorsa è finita in un certo modo, si sta facendo un certo tipo di mercato: l’Inter deve giocare per vincere lo scudetto".

Mai dubitato che Conte rimanesse?
"Mai: le esternazioni di Antonio sono sempre mirate, ma in positivo. Mi sento di dire solo una cosa: dovrebbe smussare un po’ i suoi toni. Il popolo interista lo segue, c’è grande entusiasmo: è sulla strada giusta per vincere. Anche se ripartire senza i propri tifosi per l’Inter sarà un handicap anche più che per gli altri".

Kolarov, Vidal, Darmian: la sensazione è che l’Inter stia scegliendo di andare sul sicuro.
"E dunque la sensazione è che lo faccia per vincere immediatamente: è l’anno per vincere. Anche perché ci sono altri giocatori, come Barella e Sensi, che hanno un anno in più di esperienza. Anche se mi permetto di dire una cosa, perché l’ho allenato: se ho Nainggolan, mi tengo tutta la vita Nainggolan".

Barella, Sensi, Nainggolan: uno come Kanté sarebbe di troppo?
"Ha presente la finale di Champions e le sostituzioni del Bayern nella ripresa? Sono entrati Perisic e Coutinho... Deve essere bravo l’allenatore a saperli ruotare, ma se punti in alto il doppio giocatore serve in ogni ruolo".

Sezione: Focus / Data: Dom 06 settembre 2020 alle 11:10 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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