Nel giorno della presentazione della “Gazzetta Cup 2015 con Ringo”, avvenuta all'interno della Sala Indro Montanelli, nella vecchia sede de La Gazzetta dello Sport di via Solferino, George Puscas, testimonial dell'evento con Stephan El Shaarawy e Daniele Baselli, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai cronisti presenti, tra cui il nostro inviato. Ecco le parole dell'attaccante nerazzurro:
"Sono molto felice perché l'allenatore mi dà la possibilità di giocare, per questo devo fare sempre bene. Spero di poter giocare un po' di più nelle prossime partite. Rapporto con Mancini? Lui parla molto con noi giovani, ci dà la fiducia di cui abbiamo bisogno: il mio obiettivo rimane quello di giocare. Se il pareggio col Napoli ci avvicina all'Europa? E' stata una bella partita perché siamo stati bravi a reagire e poi potevamo anche vincerla. Consigli ai giovani? Io non posso darne, sono ancora giovane anch'io: dico solo di lavorare tanto e di essere seri".

Poi, il classe '96 di Marghita ha continuato: "Già da piccolo sognavo di diventare un giocatore: a nove-dieci anni ho cominciato il 'vero' calcio. Per me venire in Italia è stato difficile all'inizio, poi, però, ho imparato la lingua, e gli amici mi hanno aiutato ad ambientarmi. Se vuoi diventare un grande calciatore, sai che devi fare dei sacrifici. Quando sono arrivato qua in Italia, a 16 anni, ho fatto un anno di scuola per imparare meglio la lingua. Per me non è difficile stare lontano da casa, e quando vado in Nazionale do sempre il massimo, Nel calcio italiano la tattica è diversa, ma ho imparato: da quando sono venuto qui, ho pensato solo a migliorarmi. In tv, quando ero in Romania, seguivo la Serie A, la Premier e la Liga, ma in modo particolare guardavo le partite dell'Inter. Tempo libero? Amo guardare i film".

L'esordio a San Siro - "E' sempre bello giocare a San Siro, mi sono emozionato molto nel vedere tutta la gente che era presente nel giorno del mio esordio. Poi, quando sei in campo, ti passa tutto e pensi solo a giocare. E' bello giocare in uno stadio pieno".

Momento più bello della carriera - "Dico proprio l'esordio a San Siro, poi ce ne sono degli altri come quando sono arrivato in Primavera e ho fatto una tripletta al Milan che non scorderà mai".

La scenetta tra lui e Ibrahimovic nell'amichevole di Marrakech - "Dopo l'amichevole che abbiamo giocato in Marocco gli ho chiesto la maglia, ma lui mi ha detto che l'aveva promessa ad un altro: sono andato via deluso (sorride ndr)".

Gol nel derby - "Anche se la mia rete non è stata spettacolare come la sua (quella di El Shaarawy ndr), segnare in un derby è sempre bello".

Sfida col Wolfsburg - "Se giocherò darò tutto, e prima o poi arriverà anche il gol". 

 

Sezione: Focus / Data: Lun 09 marzo 2015 alle 17:30 / Fonte: Dall'inviato Gianluca Scudieri
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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