Altro successo dell'Inter, stavolta più sofferto rispetto alle recenti vittorie. Tre punti comunque meritati come confermano anche le pagelle della Gazzetta dello Sport che premiano i nerazzurri.

6 Handanovic - Sul tiro di Pjaca può solo soffiare e sperare, sulla punizione di Lukic è invece attento. Preciso nei rinvii con i piedi. E allunga la serie di imbattibilità: adesso siamo a 551 minuti.

6,5 Skriniar - Natale a chi? Con le cattive quando c’è da allargare i gomiti, Pjaca è cliente tatticamente scomodo da prendere. Ma quando lo puntano, sembra quasi farsi una risata.

6,5 De Vrij - Restiamo in tema di quadri? Ha definito l’Inter di oggi un Van Gogh, lui è invece un pittore minimalista: linee decise, poco spazio al superfluo, obiettivi chiarissimi.

7 Bastoni - Ovunque, comunque: uomo squadra. Fa l’ala sinistra nel primo tempo perché Inzaghi chiede il pallone alto e non la costruzione, per aggirare il pressing del Toro. Poi si riabbassa. Insuperabile: ovunque, comunque.

7 Dumfries - Destro in buca d’angolo, siamo al secondo gol consecutivo. Ma c’è dell’altro, di molto più soddisfacente, ovvero un paio di diagonali che Inzaghi avrà apprezzato. (D’Ambrosio s.v.)

6,5 Vidal - Ha dovuto aspettare l’ultima del girone d’andata per una maglia da titolare. Nella prima mezzora, quando il Toro fa meglio, lui è quello più calato dentro il match.

7 Brozovic - Partiamo dal difetto? La conclusione in porta non è il suo forte. Sui pregi, basta una fotografia: non appena il Toro gli concede spazio, lui costruisce l’azione che vale tre punti.

6,5 Calhanoglu - Rivedere per capire, anche perché a prima vista quel pallone a Lautaro di esterno è di difficile comprensione. Meno preciso del solito sui piazzati. Il giallo gli farà saltare il Bologna.

7 Perisic - Leader, oltre che fattore tecnico: chiedere a Vecino per conferma. Annulla Singo, si accentra per lasciare campo a Bastoni, utilissimo nel gioco aereo: è totale. (Dimarco s.v.)

6,5 Dzeko - Il pallone servito a Dumfries è quel che tutti vedono. Ma la sua partita è sostanza allo stato puro: fondamentale nel gioco aereo e nello smistare palloni più sporchi del solito.

6 Lautaro - Un assist a Brozovic eccezionale, un gol mancato dopo aver saltato Milinkovic. Non trova il sesto gol consecutivo, lo avrebbe voluto: ecco perché scuote la testa al cambio.

5,5 Vecino - Entra col fioretto e non con la spada, non capendo quale tipo di partita si sta giocando. E infatti, dopo il secondo pallone perso, Perisic lo rimprovera e lui se la prende. Poi, nel finale, è utile con un recupero.

6,5 Sanchez - Il modo con cui entra in campo è da mostrare a chi si lamenta del poco spazio. Il palo gli nega un gol che avrebbe meritato. Risorsa preziosa come l’oro, altro che cessione…

6 Sensi - Tocca diversi palloni, ingresso in campo diverso rispetto a D’Ambrosio. Serve Sanchez per l’assist, poi però gestisce male due palloni sull’out di sinistra.

7 All. Inzaghi - La sua Inter sa far tutto, anche sporcarsi le mani con partite così. In fondo, non si arriva a 46 punti in un girone per caso. Gestione tattica del match perfetta, con parata e risposta alla mossa di Juric di pressarlo alto.

Sezione: Focus / Data: Gio 23 dicembre 2021 alle 08:43
Autore: Alessandro Cavasinni
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