Domenica l’Inter sfida l’Atalanta all’Atleti Azzurri d’Italia e il Corriere di Bergamo, per presentare la sfida, ha interpellato un doppio ex d’eccezione. Si tratta di Marko Livaja, attaccante del vivaio nerazzurro che ha militato anche nella formazione bergamasca in prestito. Il giocatore 21enne ora gioca nel Rubin Kazan e dalla Russia presenta così la sfida: Bella gara, mi divertivo molto a giocarla. Ci tengo a fare gli auguri ai miei ex compagni, da una parte e dall’altra. Il favorito? L’Inter, sulla carta, nelle ultime settimane ha espresso un bel gioco. L’Atalanta però, e lo abbiamo dimostrato in passato, è una squadra che può dare problemi a chiunque. La chiave di volta sono i tifosi atalantini, il campo di casa. È complicato vincere a Bergamo. Chi può fare la differenza? Il mio amico German (Denis, ndr), sostenuto dai miei ex compagni. Dall’altra parte penso Brozovic, Shaqiri, Mateo (Kovacic, ndr ) e Icardi”. 

Il croato, spesso definito bad boy, parla anche di un altro ‘ragazzaccio’ come Mauro Icardi: “Può essere decisivo, sempre. Però nessuno di noi è un bad boy, le incomprensioni si trovano anche nella vita quotidiana. Quando succedono nel calcio sono poi esasperate. Il rapporto con i tifosi? Sia quelli dell’Inter che quelli dell’Atalanta sono calorosi, vogliono il meglio dalla squadra. Noi giovani cerchiamo di accontentarli in campo. Non sempre ci riusciamo, ma strascichi non ce ne dovrebbero essere. Tutti amiamo la maglia che indossiamo e quella per cui tifiamo. Siamo nello stesso calderone”. 

All’Atalanta Livaja perse il posto proprio in favore di Denis: “In campo ci vanno undici giocatori, decide il mister. Forse servirebbe più spazio per i giovani, in Italia. In altri campionati giocano più ragazzi, con buoni risultati. Un esempio? Jedvaj del Bayer Leverkusen, uno dei migliori terzini della Champions, zero presenze con la Roma l’anno scorso. Oppure Pasalic, classe 1995, dell’Elche. Sono miei compagni di nazionale, titolarissimi. Nella A faticherebbero”. 

Una chiosa sul possibile ritorno in Italia, visto che a gennaio in molti lo hanno dato vicinissimo al Parma: “Le società non hanno trovato l’accordo, io non ero poi tanto convinto. Sono felice di continuare con il Rubin, sono qui da appena sette mesi, non voglio andare via. Devo conquistare l’Europa con i miei gol, per le offerte deve parlare con i miei procuratori Cavaliere e Pastorello”.

Sezione: Focus / Data: Sab 14 febbraio 2015 alle 08:28 / Fonte: Corriere di Bergamo
Autore: Redazione FcInterNews.it
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