Ospite della 'Domenica Sportiva', Filippo Inzaghi, tecnico del Benevento, analizza la sconfitta patita dal fratello Simone, battuto 3-1 dall'Inter nel big match della 22esima giornata: "Con l’Inter si può anche perdere - esordisce SuperPippo -. Anche se la Lazio ha fatto una buona partita, l’Inter rimane una grande squadra. So che Simone ci teneva tanto, veniva da sei risultati utili consecutivi e voleva continuare. Ma con l’Inter ci sta perdere. Bisogna riconoscere che alla Lazio mancavano difensori titolari, Luiz Felipe e Stefan Radu. E come se all’Inter mancassero Milan Skriniar e Alessandro Bastoni. Sarebbe complicato sostituirli. Poi Lukaku ha fatto la differenza, ma è stato preso per questo. La Lazio ha sempre tenuto il comando del gioco, a me è piaciuta. L’Inter ha fatto la partita che doveva fare, è stata una partita tra due grandi squadre. Al di là del centrocampo, sono due squadre fortissime. L’Inter in Serie A è la più forte insieme alla Juventus. Non avendo altre competizioni, ha il dovere di lottare fino all’ultimo per lo scudetto. Per la forza e l’allenatore che ha. Quando guardo la panchina dell’Inter, sono sorpreso dai giocatori che rimangono fuori e se manca qualcuno puoi sostituirlo bene. Sarà un bel campionato fino a fine stagione, anche grazie al Milan". .

Il discorso, poi, si sposta su Conte: "Adesso è felice. Conoscendo quanto è ambizioso, so che vuole vincere lo scudetto. Con una rosa del genere, essendo l’ultimo obiettivo rimasto, so che vuole vincere. Mi piace la sua mentalità e so che ci crede. Cerca di tenere lontane le tensioni perché sa che la squadra non ha bisogno di ulteriori pressioni. Ed è giusto che ci creda. Non penso andrà via a fine stagione, è dura trovare squadre più forti dell’Inter in tutta Europa. Io me la terrei stretta. Ha già allenato tante squadre, non è che ce ne siano tantissime altre in giro. Può lavorare bene all’Inter per un altro po’ di anni".

In chiusura, Inzaghi allontana l'ipotesi di allenare l'Inter un giorno: "Per la mia storia al Milan, difficilmente potrà succedere una cosa simile. Perché quando fai questa professione devi sempre guardare avanti, ma la mia storia con il Milan è qualcosa di indissolubile, per quello che abbiamo vinto. Penso che sarà molto difficile. Come per Carlo Ancelotti, a cui credo manchi solo l’Inter". 

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Sezione: Focus / Data: Lun 15 febbraio 2021 alle 11:38
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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