"Dopo 18 anni Massimo Moratti cederà il controllo del club. Il 70% delle azioni passerà alla cordata indonesiana formata da Erick Thohir, Rosan Roeslani e Handy Soetedjo, che hanno costituito una società-veicolo chiamata International Sports Capital HK Limited. A questa verrà riservato un aumento di capitale pari a 10,5 milioni di euro. È l’operazione che sancirà l’ingresso degli asiatici". Questo, in breve, quello che verrà ratificato nell’assemblea straordinaria convocata al Meliá il 12 novembre alle ore 10.30 in prima convocazione e il 15, stessa ora, in seconda. Lo spiega nei dettagli la Gazzetta dello Sport: "Attualmente il capitale sociale nerazzurro è di appena 4,5 milioni: è stato ridotto qualche giorno fa da 35 milioni per contribuire a coprire le perdite dell’esercizio 2012-13 (79,9 milioni). Quei 10,5 milioni rappresenteranno, appunto, il 70% del nuovo capitale sociale di 15 milioni. Dentro International Sports Capital HK Limited il 51% sarà in mano a Thohir, con Roeslani e Soetedjo in posizione paritetica al 24,5%. Moratti, che finora ha controllato l’Inter attraverso Internazionale Holding, passerà dal 98,3% al 28,3%, mentre Pirelli (che a inizio anno ha partecipato con 558mila euro alla precedente ricapitalizzazione) resterà con il suo 1,6%. Il rimanente 0,1% è in mano ai soci-tifosi". 

Inoltre, sempre secondo quanto sostenuto dalla rosea, "l’esborso iniziale degli indonesiani non si limiterà ai 10,5 milioni. Il patrimonio netto verrà contestualmente rimpolpato con una cinquantina di milioni che finiranno alla voce «riserve da sovrapprezzo azioni»: in questo modo le proporzioni del capitale sociale non saranno intaccate. Ma nella sostanza nulla cambia: quei soldi serviranno per la gestione di quest’anno dell’Inter. Complessivamente l’operazione di acquisto vale 250 milioni. Il grosso, 150 milioni, andrà ad abbattere l’indebitamento. Circa 60 milioni (tra aumento di capitale e sovrapprezzo) alimenteranno la cassa. Il resto (una quarantina) verrà riconosciuto a Moratti, che tuttavia lo reinvestirà nell’Inter. Sì perché il patron uscente avrà comunque il compito di contribuire per la sua quota di minoranza alle future necessità finanziarie della squadra. Tanto più che il bilancio di questa stagione, senza Champions e nemmeno Europa League ma soprattutto senza le ricche plusvalenze del 2012-13 (33,9 milioni contro i 3,3 dell’estate), rischia di essere un altro bagno di sangue". 

Sezione: Focus / Data: Mar 29 ottobre 2013 alle 08:56 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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