Icardi-Perisic, Marotta-Spalletti. È il gioco delle coppie all’Inter, prima scoppiate poi ricomposte. Secondo il Corriere della Sera, negli ultimi giorni qualcosa è cambiato in casa nerazzurra, soprattutto grazie al terzo posto più solido che ha rinfrescato l’aria. Dopo due mesi di litigi e separazioni - fa notare il quotidiano milanese - ecco il doppio gesto di Maurito, cedere il rigore al croato e abbracciarlo dopo il gol segnato a Frosinone. L’amicizia è un’altra cosa, la tregua però regge per un semplice motivo: tutte le parti in causa avevano bisogno dell’Inter. La tregua resisterà fino a fine campionato, litigare portava all’autodistruzione. "Perisic e Icardi probabilmente andranno via, ma meglio farlo dopo una stagione chiusa positivamente - si legge sul Corsera -. Niente è impossibile, la frattura però con l’ex capitano è difficile da sanare: se ne andrà. La partenza di Icardi non porta alla conferma di Perisic e viceversa: i due non sono legati, l’idea in società è di ristrutturare". 

E qui si innesta il capitolo Spalletti: l’allenatore è infastidito dalle voci che danno Antonio Conte sulla panchina nerazzurra, a tal punto che Marotta ha dovuto fare l'equilibrista con le parole: "Le voci sull’arrivo di Conte sono conseguenza del fatto che è sul mercato e rappresenta un profilo vincente: normale venga accostato ad alcune società", ha detto il dirigente a Radio Rai. Non una smentita, quella dell'ex bianconero, che ha voluto prendere tempo, stando al collega del Corsera: la scelta è chiara, se si trova l’accordo con Conte (di progetto e d’ingaggio visto che l’Inter non gli concederà mai uno stipendio da 11 milioni) sarà lui il tecnico, altrimenti Spalletti ha chance anche per mancanza di alternative. 

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Sezione: Focus / Data: Mar 16 aprile 2019 alle 07:30
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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