In attesa di poterlo impiegare da titolare, intanto Spalletti si gode sprazzi di Rafinha, già decisivo nei pochi minuti che è sceso in campo. Il numero 8 nerazzurro ha mostrato qualità sopra la media e quel marchio di fabbrica Barça che ha illuminato San Siro, offrendo alla squadra un nuovo volto e scansando la prevedibilità degli ultimi due mesi. A ciò si aggiunge una carica emotiva forse inaspettata, vedendo l'esultanza al gol di Karamoh e le esortazioni continue ai compagni.

"L’ex-Barca, alla terza partita in nerazzurro, ha mostrato di essere già totalmente coinvolto e partecipe alla sua nuova causa - sottolinea il Corriere dello Sport -. È anche riuscito a partecipare al gol e a provocare un'espulsione. Si è ambientato grazie ad alcuni giocatori brasiliani e spagnoli. È stato tutto molto veloce, ma è felice e si è integrato nel gruppo".

Difficile, ma non impossibile, una maglia da titolare contro il Genoa. "Spalletti ha fatto capire che la sua autonomia è ancora limitata (la scorsa settimane ha svolto 3 allenamenti differenziati a causa del ginocchio troppo "carico") e che occorre trovare l'assetto migliore per sostenerlo - spiega il Corsport -. Presto, però, verrà lanciato in maniera definitiva. C'è una data che hanno segnato in casa nerazzurra, che è quella del 4 marzo, quando è in calendario il derby: insomma, il piano è quello di avere Rafinha al massimo o quasi entro 3 settimane. Il resto della storia è tutto da scrivere, visto che il brasiliano è a Milano in prestito, con diritto di riscatto fissato a 35 milioni più altri 3 di bonus. Ovvio che una Champions conquistata grazie alle sue magie spingerebbe l'Inter al sacrificio". 

 

Sezione: Focus / Data: Mar 13 febbraio 2018 alle 09:00 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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