Prima le parole dure di Ausilio e Zanetti, poi l'assenza di dirigenti alla Pinetina, infine il confronto franco dentro lo spogliatoio solo tra giocatori. Lì sarebbe nato il patto-Champions, proprio dopo la sconfitta pesante di Torino con la Juventus. Lo spiega il Corriere dello Sport: "Mettiamo da parte incomprensioni e gelosie e torniamo quelli della prima parte del campionato", si sarebbero detti i nerazzurri.

La svolta, poi, sarebbe arrivata pochi giorni dopo, ancora con la Juve: nonostante l'eliminazione ai rigori, quel 3-0 inaspettato e inequivocabile ha innescato reazioni a catena. "Certo, non poteva essere una sola partita a determinante un’inversione di rotta, ma intanto, dopo quella con i bianconeri, sono arrivate pure le vittorie su Palermo e Bologna - si legge -. Il distacco dal terzo posto è rimasto di 5 punti, ma gli uomini di Mancini adesso arrivano allo scontro diretto con la Roma con maggiori certezze e sicurezze. Al di là dell’oggettiva emergenza in attacco, visto che mancheranno Icardi e Palacio, c’è la convinzione di avere i mezzi per andare a giocarsela. Soprattutto se, come si è visto nelle ultime uscite, Brozovic riesce a rimanere concentrato per 90', Kondogbia, al netto di certi errori, mostra tutta la sua personalità, Perisic trova continuità per le sue giocate su tutto l’arco della gara e Ljajic si mette a disposizione della squadra, accettando di sacrificarsi pure nel lavoro sporco". 

 

Sezione: Focus / Data: Gio 17 marzo 2016 alle 08:30 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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