Ospite della puntata di Inter Channel Drive Inter, Ishak Belfodil parla a 360 gradi di Inter e della sua vita.

Di seguito, l'intervista completa, che si apre con un momento scherzoso: "E' la prima volta che faccio un'intervista in macchina, ma state tranquilli, guido bene (ride, ndr). Perchè uso le maniche corte in inverno? Perchè le maniche lunghe, durante la gara, mi danno fastidio, anche se in panchina sento tanto freddo. Cappellino? Perchè ho tagliato i capelli e ho freddo in testa (ride, ndr)".

Gioventù e vita scolastica: "Da bambino ero bravo, vivace come tutti e amavo già il calcio, ma ero abbastanza bravo anche a scuola, anche se non mi piaceva tantissimo studiare. La matematica era il mio forte, facevo i conti molto velocemente. I genitori erano contenti, i professori, invece, erano scontenti per la condotta".

Ricordo legati al calcio e alla famiglia: "La prima persona che mi ha spinto nel calcio? I miei genitori, da piccolo, mi facevano giocare davanti casa, in modo tale da potermi vedere e controllare, e rientravo a casa tutto sporco, sempre tutti i giorni. Il primo pallone? Non me lo ricordo, anche se non ne ho avuto tanti. In casa facevo sempre arrabbiare la mamma! In famiglia siamo in sei: 3 femmine e 3 maschi, tutto va bene tra di noi. Uno dei più piccoli giocava a Rimini, mentre adesso è a Bellaria, è un '94. Gli altri studiano. Le mie sorelle più grandi erano molto tranquille, perchè la nostra età era molto simile".

La Francia: "Vivere a Parigi? Ho una casa in periferia, molta tranquillità e c'è un grande mix di cultura, con persone di tante etnie. Io più parigino o algerino? Parlo francese mentre seguo la religione dell'Algeria. La cucina milanese mi piace tantissimo, e ho ritrovato anche in Italia piatti nostri, come il couscous. A Milano mi trovo benissimo ed è tutto tranquillo, io abito in zona Stadio Meazza, vicino a tanti compagni. Mi piace dormire e faccio fatica ad alzarmi presto al mattino. Sono stanco soprattutto quando facciamo il doppio allenamento, in genere vado a dormire dopo le partite di Champions League. Mi piace tantissimo guardare tutto il calcio. Legami particolari? In tanti mi hanno aiutato, in particolare Taider, poichè eravamo insieme già a Bologna. Lui mi ha aiutato tantissimo. Anche Gaby Mudingayi mi ha aiutato molto. Vado sempre d'accordo con tutti, compagni e allenatori. A casa non mi piace molto fare le pulizie, lo faccio senza pensarci. Cucinare? Niente, non sono capace (ride, ndr). Piatto preferito? Pasta al pomodoro".

Legame con l'amico Taider: "Chi è più timido? Io sono più timido di lui. Ragazze? Io sono sposato dall'anno scorso, mi sono sposato giovanissimo, perchè nella nostra cultura è improtante".

Capitolo Inter: "Cosa mi ha colpito? Prima di tutto i giocatori, grandi campioni tutti disponibili, ti danno un grosso aiuto, poi le strutture sono bellissime. Non devi pensare di essere "arrivato", non puoi pensare questo perchè i grandi giocatori che vedi tutti i giorni ti fanno capire quanto sia importante l'umiltà. Obiettivo? Arrivare il più in alto possibile, siamo giovani e ci manca esperienza e furbizia, perchè gli altri segnano alla fine, anche se non sono più forti di noi. Personalmente, vorrei giocare di più, è normale, per poter aiutare la squadra. Il mister mi aiuta molto ed è importante. Il mio rapporto con i tifosi? Molto buono, quando faccio la spesa mi fermano e mi incoraggiano, sono tantissimi e molto bravi.

Mondiale, l'obiettivo di fine stagione: "Ci penso tantissimo perchè è una bellissima cosa, quest'anno sarà in Brasile, posto meraviglioso, mentre per noi sarà la seconda partecipazione ad una fase finale del Campionato del Mondo. Sorteggio? Tante belle sfide tra di noi La mia favorita è il Brasile, poi Spagna e Argentina".

Ultime battute dell'ex attacante di Lione e Parma: "Rimpianti nella vita? Rifarei tutto, nel bene e nel male. Ho realizzato il mio sogno da bambino, ovvero quello di diventare calciatore professionista. Tre parole per raccontarmi? Bravo, altruista e sincero".

Sezione: Focus / Data: Ven 20 dicembre 2013 alle 19:13 / Fonte: inter channel
Autore: Francesco Fontana
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